Il Partito Democratico di San Salvo sfida il caldo e sceglie la villa comunale come location per la propria conferenza stampa sulla vicina scuola media “Salvo D’Acquisto” in fase di ristrutturazione. A convocarla il segretario cittadino Gennaro Luciano insieme ad alcuni membri del direttivo e ai due esponenti che siedono in consiglio comunale, Arnaldo Mariotti e Luciano Cilli; tempi e costi dei lavori di adeguamento sismico e i soldi del ribasso d’asta al centro dei dubbi del Pd.
Innanzitutto Luciano sgombra i dubbi sull’uso della struttura nel prossimo settembre, quando i ragazzi dovranno tornare a scuola: “L’assessore Lippis ha pubblicato i documenti inerenti il collaudo statico, è solo una parte. Non c’è ancora l’agibilità, ad esempio, ma su questo siamo certi: la otterrà e il 12 settembre riaprirà”.
TEMPI – Cosa c’è che non va allora? Innanzitutto i tempi: i lavori sono iniziati il 2 luglio 2015 e sarebbero dovuti finire l’8 dicembre dello stesso anno. “Centoquaranta giorni necessari per i lavori che hanno determinato un punteggio maggiore nella graduatoria di chi ha risposto al bando. Dopo un anno, però, possiamo vedere come non siano ancora finiti. Tempo in più significa spese in più per la città, così come costi per gli affitti in più. Perché c’è questo ritardo? Si è parlato di amianto sotto il pavimento, ma il censimento dell’amianto viene fatto prima e non dopo”.
IL RIBASSO D’ASTA – Secondo il Pd, il punto centrale è un altro, però. I circa 70mila euro del ribasso d’asta sarebbero stati impegnati per la variante al progetto lievitato nel frattempo da 1.150.000 euro (690mila euro di fondi regionali e il resto comunali) a poco più di 1.300.000 euro. “La convenzione – ha attaccato Luciano – prevede che in caso di cofinanziamento il ribasso d’asta torni alla Regione. Ora cosa accade, che la Regione chiederà indietro i soldi? E chi paga?”.
Il segretario del Partito Democratico sansalvese poi si dimostra sicuro dell’andamento delle prossime elezioni: “Tra un anno, quando il centrosinistra riprendereà in mano il governo cittadino, istituiremo un fondo per i ribassi d’asta che devono essere usati per far ben altro. Nel frattempo, stanno iniziando i lavori sulla scuola di via Ripalta. Vorremmo conoscere ora i tempi”.
“Con il lievitamento dei costi – ha continuato il segretario – avremmo chiesto una scuola nuova. Inoltre, in questi lavori di adeguamento sismico non sono compresi la palestra e le mura di cinta che stanno letteralmente cadendo a pezzi. Infine, con la chiusura di via Toti, la scuola non ha più una strada di accesso diretto, cosa accadrebbe durante un’emergenza, ad esempio un incendio? C’è il parere dei Vigili del fuoco?“.
“DISORGANIZZAZIONE” – “Oggi il settore dei Lavori pubblici – è intervenuto Luciano Cilli – è nella disorganizzazione totale, basta vedere anche la pista ciclabile”.
Gli fa eco Arnaldo Mariotti: “C’è anche la vicenda della sala professori nella sede provvisoria della scuola. Dopo quasi un anno si è scoperto che non rientrava nel contratto. Noi 4 anni fa proponemmo la copertura e la riqualificazione del parcheggio di via Montegrappa: un edificio pubblico a disposizione per situazioni come queste, che avrebbe fatto risparmiare sugli affitti”.