Nel tardo pomeriggio di domenica 13 dicembre 2015 non mancò lo spumante per D’Alfonso (che quel giorno festeggiava anche il compleanno) durante la riapertura della Statale “Trignina”. In soli 16 giorni il tratto crollato fu risistemato evitando agli automobilisti il lungo giro per le provinciali dell’entroterra [LEGGI]; lavori per 300mila euro (come spiegato dall’Anas per l’occasione) per riparare l’ampia porzione spazzata via dal fiume Treste durante il maltempo di fine novembre.
Nella stessa occasione si precisò che il tratto avrebbe presto necessitato della risistemazione del tappetino dopo una “prima fase di assestamento” (lavori già compresi nei costi).
Oggi, però, a distanza di circa 7 mesi il tratto più nuovo della SS650 presenta pericolosi avvallamenti sulla carreggiata in direzione mare. Il preannunciato assestamento, evidentemente, c’è stato; già alcuni giorni dopo la riapertura, il livello dell’asfalto iniziò a scendere, ma da allora non ci sono stati nuovi interventi (a parte qualche mano di catrame, come si può notare dalle foto).
Con i veicoli di passaggio e i numerosi mezzi pesanti che usano l’arteria per spostarsi tra A1 e A14, il manto si è presto deformato perdendo anche alcuni pezzi. Un dissesto, questo, particolarmente pericoloso, considerato che si trova in una semicurva percorsa ad alta velocità dalle auto e che potrebbe dar vita a difficoltà di controllo del veicolo.
La situazione, non è in via di miglioramento, considerato anche l’aumento del traffico veicolare con l’inizio dell’estate. Paradossale che dopo ben 7 mesi dall’intervento di ricostruzione del tratto, quello che era un piccolo cedimento sia diventato un pericoloso dissesto in piena curva.
Nello stesso tratto, a solo qualche metro di distanza, giovedì scorso, è avvenuto il tragico incidente mortale nel quale ha perso la vita un 71enne di Portocannone che per ragioni al vaglio delle forze dell’ordine avrebbe perso il controllo della sua auto [LEGGI].