“La nota professoressa esperta di politiche sanitarie, Chiara Zappalorto, smentisce l’assessore Paolucci che, meno di una settimana fa, in una dichiarazione rilasciata ad un quotidiano, ha detto che a Vasto non è prevista una sala emodinamica. Né sul sito della Asl è reperibile alcun atto riguardo all’acquisto dell’angiografo e alla sua allocazione a Vasto, sbandierato qualche settimana fa ai quattro venti, i famosi 8/10 di emodinamica”. Angelo Bucciarelli, membro della segreteria del Pd di Vasto, torna a soffiare sul fuoco della polemica tutta interna al Partito democratico sulle annose questioni della costruzione del nuovo ospedale di Vasto e della realizzazione di una sala emodinamica in grado di salvare la vita alle persone colpite da infarto.
Dopo la risposta del segretario provinciale el Pd, Chiara Zappalorto, Bucciarelli controreplica: “Oggi ci viene a raccontare la favoletta dell’accordo di confine con Termoli, per condividere questo importante servizio salvavita. Premesso che, nei miei riguardi, sfonda una porta aperta, essendo da sempre favorevole al ricongiungimento dell’Abruzzo con il Molise, ci spiega quali atti ha messo in pratica per arrivare a questo accordo? Dove sarà allocata la sala emodinamica, a Vasto o a Termoli, dove l’angiografo già c’è ed è funzionante in radiologia ad uso dei cardiologi e dei radiologi? E se sta a Termoli, ci fa sapere Zappalorto, in caso di complicazioni, un paziente vastese dove sarà trasportato, nella cardiochirurgia di Campobasso o di Chieti, allungando ancora di più il tragitto e, quindi, i rischi? Ci dice, Zappalorto, piuttosto, se si ha intenzione di unificare Chieti e Pescara in modo da consentire una distribuzione equa dei servizi e non concentrare tutto, emodinamica compreso (due emodinamiche a distanza di 10 chilometri), sull’area metropolitana Chieti-Pescara, una delle più alte concentrazioni di posti letto, tra pubblico e privato, per abitanti d’Italia? Nell’attesa che si risolvano questi dilemmi, intanto il 1 settembre, a Vasto, il reparto di geriatria chiude definitivamente.
Per finire, stendiamo un velo pietoso sul tentativo maldestro di propinarci l’idea che sia imminente l’inizio dei lavori del nuovo ospedale, per cui non bastano i soliti sopralluoghi della direzione generale e tecnica sui terreni, ma va ripercorso l’iter procedurale, visto che i fondi a disposizione sono insufficienti. Piuttosto, si concentri, Zappalorto, vista la sua nota competenza, sull’ospedale di Chieti e suggerisca al direttore generale le procedure per mettere in sicurezza quel nosocomio, perché assistiamo ad una grande confusione che rincorre se stessa.
E alla richiesta del sacrificio di astenersi di complicare il lavoro altrui, farei di più, collaborerei al progetto, se tutto ciò che riguarda la sanità in Abruzzo, non fosse un segreto di Stato“.