“Per la Commissione di vigilanza vota solo l’opposizione, ma scommetto che insieme al Bilancio nel prossimo Consiglio comunale voteranno anche una modifica del regolamento che permetta all’intera Assise di votare per la presidenza della Commissione e così Ludovica Cieri, dopo la vice presidenza in quota opposizione, avrà anche la presidenza della Commissione con i voti del PD“.
Questa la “profezia” pronunciata da Guido Giangiacomo, consigliere comunale di Forza Italia, il giorno dopo il primo Consiglio comunale dell’era Menna, che ha registrato la terza elezione consecutiva del presidente Giuseppe Forte, con i vice presidenti Elio Baccalà e Ludovica Cieri. L’occasione, una conferenza stampa con i dirigenti del partito, Massimiliano Zocaro (coordinatore), Giovanni Uselli, Veronica Ventrella e Anna Maria Antenucci.
Da Massimiliano Zocaro la proposta di togliere l’indennità al presidente del Consiglio comunale, che attualmente prende quanto un assessore: “Siamo stati noi nel 2001 ad introdurre l’indennità per questo ruolo – ha confermato Giangiacomo – ma riconosciamo l’errore e, nell’ottica della spending review, pensiamo che sarebbe un ottimo segnale per la città”. Nelle riflessioni di Giangiacomo, poi, il percorso che ha portato alla formazione della nuova squadra di governo della città: “In campagna elettorale sono subito usciti i nomi dei quattro cosiddetti giovani, ma quattro sono rimasti. Gli altri assessori, e poi anche il presidente e il vicepresidente, sono in perfetta continuità con la vecchia amministrazione”. Critiche anche per la scelta dello staff: “Invece di diminuire il numero dei componenti dello staff del sindaco, sono passati da tre a quattro; si farebbe bene a indire bandi pubblici per il personale del Comune, di cui c’è veramente bisogno, piuttosto che infoltire uno staff legato prettamente alla figura del sindaco”.
Lo stesso Giangiacomo ha poi espresso critiche su quella che è stata definita una “Giunta monocratica“: “Mai si è visto il sindaco mantenere per sé tante deleghe (Urbanistica, Bilancio, Personale, Cultura e Grandi Eventi); o non si fida dei suoi o non li ritiene capaci. Altrimenti significa solo che vuole mantenere il controllo su tutto per seguire una linea magari dettata da altri”. Critiche anche alla delega alla Cultura al consigliere Baccalà: “Non si può essere insieme controllati e controllori, ci opporremo come si è opposta la sinistra quando a proporlo è stato Tagliente“.
Quindi il “tema caldo” dell’elezione di Ludovica Cieri alla vice presidenza in quota opposizione: “È stata una grave ferita per l’istituzione, non perché volevamo per noi la carica, ma perché così la maggioranza in pratica ha eletto tutte e tre le cariche, presidente e vice presidenti, anche quello in quota opposizione. Senza i voti del PD, infatti, Ludovica Cieri non sarebbe potuta arrivare a 9 voti. Alcuni hanno fatto il paragone con la mia elezione alla Commissione elettorale, ma non è certo la stessa cosa, visto che non sono stato eletto con i voti della maggioranza”.
Quindi la profezia: “Ieri ho detto che non avrebbero avuto il mio voto per la presidenza della Commissione di vigilanza, votata esclusivamente dall’opposizione, ma scommetto che insieme al Bilancio nel prossimo Consiglio comunale voteranno anche una modifica del regolamento che permetta all’intera Assise di votare per la presidenza della Commissione e così Ludovica Cieri, dopo la vice presidenza in quota opposizione, avrà anche la presidenza della Commissione con i voti del PD”.
In attesa di verificare la veridicità della “profezia”, Giangiacomo ha anche parlato dell’eventuale ricorso per il risultato elettorale: “Quando lo scarto è di soli 123 voti, è lo stesso elettorato che vuole la verifica, ma ho delle perplessità professionali riguardo all’esito positivo di un eventuale ricorso. Comunque stiamo ancora valutando e mi atterrò a quanto deciderà la maggioranza”.