Era uscito dalla casa lavoro di Vasto il 13 giugno scorso con un permesso di cinque giorni e non vi aveva fatto ritorno. Ma questa mattina all’alba i carabinieri del Nucleo operativo e radiomobile di Campobasso lo hanno arrestato a Campodipietra, in Molise, dove Alfonso Chierchia si era nascosto. L’uomo, 45 anni, di Torre Annunziata, era nella struttura di Vasto dove stava terminando di scontare una condanna di 10 anni e 8 mesi per associazione a delinquere di stampo mafioso ed è in attesa di un altro processo le cui fasi finali saranno celebrate a settembre. Infatti Chierchia è accusato di essere il mandante dell’omicidio di Aurelio Venditto, avvenuto il 28 febbraio 1999 a Torre Annunziata e per questo, insieme a Salvatore Di Dato, accusato di essere l’esecutore materiale, rischia l’ergastolo.
Il suo mancato rientro nella casa lavoro di Vasto aveva fatto scattare un’ordinanza di rintraccio da parte del magistrato di sorveglianza di Pescara, “disponendo a tutte le forze dell’ordine di rinchiuderlo nel carcere più vicino quando sarebbe stato trovato”, come riferisce il sito molisano Primonumero. Fino a questa mattina, quando è scattato il blitz dei carabinieri agli ordini del tenente Giorgio Felici nella villa di Campodipietra, le ricerche erano andate avanti nel più stretto riserbo. Nella ricostruzione del sito d’informazione molisano Chierchia era nascosto in un sottoscala e aveva con sè una pistola scacciacani senza però il tappo rosso. Secondo gli inquirenti Alfonso Chierchia è uno degli esponenti del clan Fransuà, attivo a Torre Annunziata nel campo del traffico di droga e delle estorsioni ai danni di attività commerciali.
Ora è stato trasferito nel carcere del capoluogo molisano.