Palloncini banchi e gialli che volano in cielo, le note de “Gli angeli” di Vasco Rossi e poi quelle della banda San Martino e un lungo e commosso applauso salutano l’uscita dalla chiesa di Santa Maria Incoronata della bara di Roberta Smargiassi. In centinaia hanno raggiunto la chiesa tanto cara alla 34enne vastese per salutarla un’ultima volta dopo il terribile incidente stradale che l’ha strappata alla vita.
All’arrivo del corteo funebre in chiesa è la banda, di cui fanno parte suo padre Nicolino e suo fratello Simone, a salutarla con lo “Scherzo Russo”, un pezzo scelto dai suoi familiari. Poi la canzone “Roma Bangkok”, una delle sue preferite, l’accompagna mentre viene portata a spalle all’interno della chiesa che non riesce a contenere il gran numero dei presenti. “Si dice che l’importanza di una persona si conosce dal numero di persone presenti al suo funerale – dice nell’omelia Padre Eugenio – e oggi lo vediamo quante persone sono venute qui a dare un segno di amicizia e affetto a te, Roberta“. Il sacerdote ricorda il legame di Roberta Smargiassi con la comunità dell’Incoronata. “Sei cresciuta qui nella gioventù francescana, facendo il tuo cammino di preparazione alla prima comunione e alla cresima. E ricordo bene come, insieme a Fabio, vi siete preparati al matrimonio. Il 3 ottobre ero qui a celebrare le vostre nozze, nessuno avrebbe mai potuto pensare che a distanza di nove mesi ci saremmo ritrovati qui per questa tragedia”.
Il sacerdote si rivolge ai suoi familiari, straziati dal dolore. “Il modo in cui è arrivata la morte di Roberta fa parte di quegli avvenimenti che si fa fatica a capire. Si può morire a 34 anni, quando nessuno ci pensa. Questo incidente ha sconvolto la vita di Fabio, di Nicolino, Silvana, di Michele e Simone, di Michelina e Roberto. Ha sconvolto tutti. Oggi – aggiunge il sacerdote – vogliamo che la morte di Roberta insegni a noi ad apprezzare il dono della vita come lei ha apprezzato questo dono”.
Al termine della celebrazione le parole di un’amica che rappresentano il pensiero delle tantissime persone che con Roberta avevano un legame. “Tutti, dico tutti, hanno avuto parole di elogio per te, tutti ti amano. Tutti parlano del tuo sorriso, della tua solarità. Sono le prime cose che mancheranno a noi”. E ancora, ricordando la sua grande disponibilità per gli altri: “Siamo quelli del braccio teso per supportare l’amico in difficoltà. Noi ti seguiamo con lo sguardo. Ci sarai per sempre: con noi, per noi, in noi”. A chiudere le parole di suo fratello Simone. “Ora che tornate a casa, dite ai vostri cari che volete loro bene, ditelo ai vostri amici. E ditelo una volta in più, date un abbraccio in più, un bacio in più. Fatelo, così da non avere mai rimpianti”.