E’ stata una batosta. La sconfitta del centrodestra alle elezioni di Vasto segna la fine di una lunga era politica in cui la dirigenza locale della coalizione è stata affidata sempre alle stesse persone. Sconfitto per 123 voti da Francesco Menna, Massimo Desiati, che cinque anni fa non era riuscito neanche ad arrivare al ballottaggio, non potrà pensare a una terza candidatura consecutiva alla carica di sindaco.
La partita aperta dalle dichiarazioni di Davide D’Alessandro, che chiede un rinnovamento, e da alcuni commenti affidati a Facebook da candidati del centrodestra, è più ampia: riguarda il rinnovamento della classe dirigente di una coalizione rimasta ferma, tranne rare eccezioni, agli anni Novanta.
A lanciare il primo segnale di rinnovamento potrebbe essere Giuseppe Tagliente. L’ex sindaco ha riunito venerdì il gruppo di Unione per Vasto, la lista civica che ha fondato nell’ottobre 2015. Ai suoi sostenitori avrebbe manifestato l’intenzione di rinunciare al seggio che ha conquistato in Consiglio comunale con 531 voti.
Nel caso in cui cedesse il posto, gli subentrerebbe l’avvocato Alessandra Cappa, 449 preferenze raccolte il 5 giugno.
Al momento, entrambi glissano. Anche se le voci si rincorrono da qualche giorno. Contattato da Zonalocale.it, l’ex presidente del Consiglio regionale si limita a una frase sibillina: “Vasto è il paese delle voci”. Alessandra Cappa, invece, non rilascia dichiarazioni, affermando che un’eventuale decisione in tal senso dovrà essere comunicata da Tagliente.
Su Facebook, Unione per Vasto pubblica le foto della riunione di due giorni fa al lido Il Delfino di Vasto Marina con questo slogan: “Si ricomincia. Nel cuore la passione, nella mente un progetto”. Di rinnovamento.