Morire a 51 anni per un male e trovare la solidarietà dei colleghi di una vita per la propria famiglia. Succede alla Pilkington di San Salvo, dove dopo la scomparsa qualche settimana fa di Ennio Costantini è scattata una vera e propria gara di solidarietà che ha coinvolto i dipendenti dello stabilimento centrale, della Primo e della Bravo. I lavoratori hanno donato – comunicandole all’azienda che le scalerà dalla rispettive buste paga – le proprie ore lavorate alla famiglia di Ennio; alla fine ne sono state raccolte circa 2mila.
Un impegno nobile nei confronti della famiglia al quale si aggiunge anche quello della società che ha voluto fare la sua parte. La Nsg infatti ha deciso di dare un’opportunità di lavoro al figlio dello sfortunato operaio in una delle due società satellite. Un bel gesto in un periodo difficile nel quale si punta troppo spesso solo al profitto tralasciando l’aspetto umano.