“Non è stato possibile trovare una soluzione adatta alla volontà di recuperare la centralità di Vasto espressa dal 10% della popolazione”. Così Edmondo Laudazi questa sera, durante la conferenza stampa convocata dopo il mancato apparentamento, seguito anche dal mancato accordo politico, al di là dell’apparentamento. “Un dialogo tra sordi e muti“, così il leader de Il Nuovo Faro ha definito il tavolo, ormai chiuso, con il centrosinistra, che doveva essere il “naturale sbocco” di una forza civica che annovera tra i suoi maggiori rappresentanti Mario Olivieri, in maggioranza al Consiglio regionale.
A emergere, invece, un dato significativo che va nel verso opposto: “Ho registrato la forte volontà emersa all’interno della maggioranza dei rappresentati delle due liste che vorrebbero l’avvicendamento e l’alternanza democratica”, che – tradotto – significherebbe il voto orientato verso Massimo Desiati. Sibillina, ma non troppo, la sua posizione personale: “Voterò come penso farà Gianluca Castaldi“.
La conferenza è stata interrotta dall’imprenditore Lucio Moscato, sostenitore di Laudazi, che ha urlato: “Non hanno voluto allearsi con noi per salvare il posto di Lapenna. Noi abbiamo speso soldi in questa campagna elettorale. Hanno voluto salvare la poltrona di Lapenna”.