Un percorso di 1250 chilometri ad andare e altrettanti a tornare per Roberto Gualà e Marco Barone, tornati ieri pomeriggio da Saint Tropez, dov’erano in programma i Vespa World Days 2016. In realtà il 1° giugno erano partiti in quattro (qui il servizio), ma gli altri due intrepidi vespisti, Pierino Santoro e Lino Arditelli, hanno dovuto fare dietrofront a metà strada di andata per alcuni problemi tecnici. Gualà e Barone, invece, hanno proseguito fino a Saint Tropez: “Il primo giorno siamo arrivati a L’Aquila, via provinciale, abbiamo preso la Salaria e poi l’autostrada a Rosignano, fino a Massa Carrara, qui abbiamo dovuto lasciare i due amici per problemi tecnici. Il secondo giorno siamo arrivati a Ventimiglia e poi nel golfo di Saint Tropez”.
“Bellissimi i paesaggi della Costa Azzurra – hanno raccontato i due amici – con spiagge splendide e gran sfoggio di lusso a livelli inimmaginabili. Abbiamo visitato Cannes, dove abbiamo approfittato per lasciare 50 euro al Casinò e abbiamo fatto un giro in Vespa sulla pista di Montecarlo. Abbiamo anche visitato l’acquario di Genova e tappa obbligatoria al Museo della Vespa di Pontedera. Un viaggio entusiasmante, ma anche stancante, credo che per qualche giorno lasceremo le Vespa in garage”.
Proprio le mitiche Vespa le protagoniste del grande raduno che, come spiegano Gualà e Barone, ha visto la partecipazione di circa 6mila vespisti da tutto il mondo: “C’erano molti stand, musica, enogastronomia, una grande festa in cui eravamo tutti uniti dalla passione per la Vespa. L’ultimo giorno abbiamo fatto un giro di 25 chilometri, tutti e 6mila. Uno spettacolo unico. Ci dispiace constatare che però come al solito noi italiani non sappiamo valorizzare le nostre eccellenze. La Vespa è amata in tutto il mondo, i modelli più belli avevano tutti la targa straniera, mentre qui in Italia non diamo il giusto valore a queste eccellenze. Eppure ne abbiamo tante”.
Per quanto riguarda l’anno prossimo, comunque, Gualà e Barone hanno già le idee chiare: destinazione Celle, in Germania, per i prossimi Vespa World Days. Sperando che nessuno, stavolta, rimanga a piedi.