È stato il presidente dell’associazione RATI, Giovanni Di Fonzo, ad aprire l’incontro con le scuole che si è svolto presso la Sala parrocchiale di Santa Maria del Sabato Santo e che ha visto protagonista il professor Alessandro Bogliolo dell’Università dell’Università di Urbino e ambasciatore europeo per l’Italia della Europe Code Week (qui la presentazione dell’evento). Tema dell’incontro, il Coding, non un “nuova materia di studio”, ma uno “strumento” didattico per migliorare l’apprendimento e l’uso consapevole della tecnologia. Di Fonzo si è complimentato con le dirigenti scolastiche degli istituti che hanno partecipato all’iniziativa, con la specifica formazione dei docenti e le attività previste con gli alunni e con gli stessi docenti, particolarmente apprezzati per “la generosità” con cui si sono impegnati nel progetto. “Da oggi – ha spiegato Di Fonzo – scatta la seconda fase, con l’obiettivo di arrivare al nuovo anno scolastico mettendo a sistema con il territorio quanto portato avanti dai primi sei istituti.
A seguire, l’intervento della dottoressa Paola Bucciarelli (DG Connect, Bruxelles), del presidente del Consiglio comunale, Giuseppe Forte, il quale ha portato il saluto dell’amministrazione comunale, e della dirigente scolastica Sandra Di Gregorio, a nome di tutte le colleghi presenti (nella presentazione dell’evento, le scuole e le dirigenti coinvolte), la quale ha sottolineato come “il Coding permetterà alle nuove generazioni di essere ‘digitali consapevoli‘ e sviluppare il pensiero computazionale“.
Un indirizzo di saluto è poi giunto dall’assessore regionale Marinella Sclocco, che si è complimentata per un progetto “che guarda al futuro” e ha assicurato che nel prossimo FSE ci saranno fondi anche per le scuole e per questo tipo di attività.
Infine, Giuseppe D’Aloise, dell’Istituto comprensivo 2 di San Salvo, ha presentato l’atteso ospite, il professor Bogliolo, che ha stupito la nutrita platea con le “magie” della tecnologia, spiegando allo stesso tempo che “non è la tecnologia che ci interessa, tra qualche anno sarà diversa, ma se sviluppiamo il pensiero computazionale, saremo in grado di trovare soluzioni generali e costruttive, a cui ogni tecnologia si potrà adattare per risolvere i problemi”. Per Bogliolo, infatti, “la tecnologia non vincola la fantasia, ma la stimola. Il computer è l’oggetto più stupido che esiste, se la nostra intelligenza non sa dirgli cosa fare”.