Il secondo podio stagionale di Andrea Iannone è accompagnato da tanti sorrisi e un pizzico di amarezza. Un weekend vissuto da assoluto protagonista rischiava di finire con un fallimento se il pilota vastese non avesse compiuto una rimonta capolavoro in sella alla sua Ducati Desmosedici, dall’11° posto in cui era scivolato dopo la partenza fino al 3° finale. [LA GARA – LEGGI]
Che dolori in partenza. Negli anni scorsi abbiamo conosciuto le “partenze alla Iannone“. Lo start è stato sempre il punto di forza del vastese, capace di scattare come una molla allo spegnimento dei semafori per conquistare importanti posizioni in pista. Quest’anno non è così e quanto accaduto ieri ne è l’esempio lampante. Lo spiega anche lui a fine gara. “Il mio punto di forza è sempre stato la partenza, sono riuscito sempre a partire molto forte. Già dall’anno scorso abbiamo fatto dei lavori sulla frizione e io non riesco ad avere lo stesso feeling in partenza. La frizione delle volte scivola bene, delle volte impenna tanto e troppo presto perchè non hai la giusta modulabilità”. Un problema da provare a risolvere nel box Ducati per evitare di doversi ritrovare in altre gare a rincorrere nelle retrovie. E infatti Iannone aggiunge “Stiamo cercando di lavorare e migliorare questo aspetto che a questo punto non sembra così banale”.
La cavalcata verso il podio. Un aiutino l’ha dato anche la Yamaha di Rossi che, rompendosi, ha tolto il Dottore dalla lotta di testa liberando così un gradino del podio. Ma riuscire a recuperare 8 posizioni nel corso della gara non è certo cosa da tutti. “La rimonta è stata bellissima – ammette Iannone a fine gara – . Sapevo di avere un grandissimo ritmo quindi l’unica cosa che potevo fare era spingere senza esagerare, aspettare che la gomma di dietro iniziasse a scivolare un po’ perchè il mio ritmo era molto migliore con la gomma usata che con quella nuova“. Dopo aver patito un po’ all’inizio, con il passare dei giri ha migliorato i suoi tempi, facendo anche segnare il record della gara proprio nell’ultimo giro, quando aveva da seminare un minaccioso Pedrosa in agguato alle sue spalle.
La lotta con Dovizioso. Nella sua azione di rincorsa Iannone si è trovato ad ingaggiare il duello con il compagno di box Andrea Dovizioso. Gli incroci tra i due non sono mai banali, soprattutto ora che uno è certo di restare in rosso e l’altro traslocherà in Suzuki. E se dopo le qualifiche Iannone si era lasciato andare ad uno “guardate le altre Ducati dove sono“, è da immaginare quanta voglia avesse di superare Dovizioso in gara anche perchè aveva nel mirino i primi due della gara, Lorenzo e Marquez. “Ho pensato di andare a prenderli e per questo ho sperato di non superarmi troppe volte con Dovizioso ma non è stato così. Lui frena molto forte ed è riuscito a superarmi alla San Donato, così ho perso un po’ di tempo. Ha uno stile molto diverso dal mio, frena molto forte ma in mezzo alla curva è più lento quindi anche il mio stile cambia e non è mai facile superarlo“. Il sorpasso alla fine c’è stato e Iannone ha conquistato il terzo posto mentre Dovizioso (che era anche alle prese con problemi fisici) è arrivato quinti.
La gioia a metà. “Sono contento del podio perchè in Italia era importante, soprattutto dopo l’ultima gara. Bisognava reagire nel migliore dei modi e in tutto il weekend sono stato velocissimo. Tranne la qualifica abbiamo sempre dominato e questo mi ha aiutato ad avere molta fiducia in me stesso e recuperare un po’ di fiducia che avevo perso sulla moto”. Fin qui la gioia che resta però a metà per la già abbondantemente citata partenza. “È un peccato perchè ero molto indietro, ma alla fine ho fatto il record di gara. È un peccato finire con questo risultato quando sai che puoi ambire ad altro. Comunque devo ringraziare la Ducati, tutti i ragazzi, che lavorano sempre con grandissimo metodo, con grandissima professionalità e ci mettono sempre il massimo”. Appuntamento a Barcellona, tra due settimane.