La “formazione del cittadino del Terzo Millennio” attraverso la conoscenza del linguaggio digitale, questo l’obiettivo del progetto Abruzzo Coding attivato da oltre un anno dall’Associazione RATI (Rete di Abruzzesi per il Talento e l’Innovazione) che si appresta ad entrare nella seconda fase con l’incontro di sabato 28 maggio alle 15,30 presso la Sala parrocchiale di Santa Maria del Sabato Santo, con il professor Alessandro Bogliolo, dell’Università di Urbino, nonché ambasciatore europeo per l’Italia della Europe Code Week.
A presentare l’iniziativa nella conferenza stampa di questa mattina presso la biblioteca “Mattioli”, il presidente dell’Associazione RATI, Giovanni Di Fonzo, insieme al dirigente della stessa associazione, Gianlorenzo Molino e alle sei dirigenti scolastiche degli altrettanti istituti comprensivi di Vasto, San Salvo, Cupello e Monteodorisio, coinvolti nelle attività: Nicoletta Del Re, Maria Pia Di Carlo e Sandra Di Gregorio (per gli istituti vastesi), Daniela Bianco e Anna Orsatti (per San Salvo), e Concetta Delle Donne per Monteodorisio e Cupello.
Grande soddisfazione è stata espressa dal presidente RATI Di Fonzo, per la proficua partecipazione delle istituzioni scolastiche con 2242 alunni e 47 insegnanti che hanno seguito appositi corsi universitari di formazione: “Tutto spontaneo e oltre ciò che richiede la nuova legge sulla scuola”. Come spiegato dallo stesso presidente, l’evento che segna il passaggio tra due fasi delle attività, di portata provinciale e regionale, è stato organizzato nel territorio vastese, “perché qui c’è l’espressione più virtuosa di tutto il progetto”.
“Ci siamo trovate in perfetta sintonia – ha sottolineato la dirigente Di Gregorio – con l’impegno a diffondere un progetto che aiuta gli alunni a far sì che non siano ‘manovali del pc o dei tablet’, ma ne padroneggino il linguaggio per migliorare le proprie competenze. Non vogliamo che i nostri alunni siano tutti programmatori, ma il Coding sviluppa quella creatività necessaria affinché siano protagonisti del proprio futuro“.
Come precisato poi dalla dirigente Di Carlo, si tratta di “attività che rappresentano anche vere e proprie metodologie in grado di far gestire al meglio le tecnologie, come strumento di apprendimento e non essere subordinate alle stesse, come mero strumento di interazione sociale”.
Nella riflessione della dirigente Del Re, invece, l’importanza delle reti: “È dagli inizi del 2000 che si parla sempre di reti, che rischiano però di rimanere sempre sulla carta. Questa, invece, è una vera esperienza di collaborazione, in cui abbiamo sperimentato che in effetti le cose più belle e importanti vengono fuori quando le scuole si aprono ai rapporti tra loro”.
Il presidente Rati Di Fonzo, infine, ha tenuto a ringraziare i professori Francesca Scozzari e Luca Moscardelli dell’Università “G. D’Annunzio” per il lavoro svolto e il dirigente Rocco Ciafarone e il personale dell’Istituto del “Mattei” per l’ospitalità offerta per la formazione degli insegnanti, “animatori digitali” che coordinano le iniziative tra le varie scuole.