Un progetto per portare diverse centrali a biomasse nel Vastese, distribuite tra i territori di Guilmi, Carpineto Sinello, Montazzoli e altri comuni limitrofi. A lanciare l’allarme è il comitato “Difesa del territorio” di Guilmi. Secondo i cittadini si tratterebbe di “7 centrali da 200 kWe e una piattaforma segheria“. Sabato scorso si è tenuto in paese un incontro con le ditte che dovrebbero realizzarle, la Energylife Industry (Toscana) e la Pescara Biovin Italia Srl; secondo il comitato, l’appuntamento è stato organizzato in ritardo non permettendo la partecipazione di tutti e la possibilità di documentarsi prima, “L’unico amministratore comunale presente era il Sindaco di Carpineto Sinello, Antonio Colonna”.
“Le centrali funzioneranno 365 giorni all’anno, 24 ore su 24, e avranno bisogno ciascuna di 1.600 tonnellate all’anno di scarti legnosi – racconta il comitato – Secondo quello che è stato detto, gli scarti legnosi verranno principalmente dai resti di potatura degli uliveti e dei vigneti della zona costiera e da cippato proveniente da altre regioni. La tecnologia utilizzata negli impianti è quella del syngas: in presenza di pochissimo ossigeno gli scarti legnosi, ridotti in pezzettini e seccati (massimo 20% di umidità) sono portati ad altissime temperature per produrre un gas grezzo. Questo gas viene lavato e depurato e si ottiene un gas purificato che serve per far funzionare due motori (come quelli delle macchine) che producono 32% di energia elettrica e 52% di calore (il resto si perde). Il signor Cossa, amministratore delegato di EnergyLife Industry, ha assicurato che i suoi impianti producono un inquinamento dell’aria inferiore a quello di un motorino e nessun inquinamento acustico e che sono previsti sistemi di controllo che fermano le macchine quando i valori autorizzati sono superati”.
Secondo il comitato, però, non ci sarebbero le stesse rassicurazioni per la piattaforma-segheria nella quale “saranno lavorati oltre 25.000 tonnellate di scarti legnosi: stoccati, seccati, trasportati, imballati. Per cui sulle nostre strade già dissestate circoleranno almeno 1.000 camion all’anno”.
RACCIATTI: “DELIBERA RITIRATA” – Stando alle parole del Comitato, gli impianti previsti a Guilmi sono due, ma il primo cittadino Carlo Racciatti assicura che non se ne farà niente. Il progetto è lo stesso annunciato a novembre: una centrale a cippato (derivante dagli scarti di pulizia dei boschi) che sarebbe servita ad alimentare il riscaldamento di edifici pubblici [LEGGI].
La determina che era stata votata in consiglio comunale è stata successivamente ritirata. Racciatti spiega: “Se ci fossero stati i requisiti economici e occupazionali sarebbero state realizzate. Questi però non ci sono e il Comune ha ritirato la determina nello stesso mese di novembre. Il Comune non ha dato nessuna autorizzazione e ne la darà perché non ci sono le condizioni economiche che avevamo previsto in Bilancio. Ripeto, a Guilmi non si farà nulla“.
IL PROSSIMO INCONTRO – Intanto, l’attenzione sull’argomento resta alta, i dubbi sono ancora molti. Venerdì 20 maggio (ore 18) è previsto un secondo incontro con le due società nella sala polivalente di Carpineto Sinello. “Partecipiamo numerosi al secondo incontro pubblico per far sentire la nostra voce alle ditte che finanzieranno il progetto e alle amministrazioni comunali, per fare domande e per chiedere chiarimenti”.