“Non c’è pace senza giustizia, non c’è giustizia senza perdono: questo voglio ricordare a quanti detengono le sorti delle comunità umane, affinché si lascino sempre guidare, nelle loro scelte gravi e difficili, dalla luce del vero bene dell’uomo, nella prospettiva del bene comune. Non c’è pace senza giustizia, non c’è giustizia senza perdono: questo monito non mi stancherò di ripetere a quanti, per una ragione o per l’altra, coltivano dentro di sé odio, desiderio di vendetta, bramosia di distruzione”. Questo il passaggio del discorso di Giovanni Paolo II della Giornata Mondiale della Pace del 2002 citato da monsignor Bruno Forte, arcivescovo della diocesi di Chieti-Vasto, il quale ha inviato un messaggio, per il tramite di don Nicola Florio, direttore dell’Ufficio diocesano di Pastorale Scolastica, in occasione del progetto conclusivo portato in scena presso il teatro “Figlie della Croce” dai ragazzi delle classi quinte dell’Istituto Comprensivo 1, dal tema “Testimoni della Pace”.
A presentare l’iniziativa, la dirigente scolastica Sandra Di Gregorio, che ha ricordato l’importanza di diffondere i principi di convivenza civile e di pace, “per un mondo che non abbiamo ereditato, ma abbiamo preso in prestito alle generazioni future”, ha sottolineato, parafrasando Roberto Benigni. La dirigente ha poi ringraziato alunni e docenti che hanno curato l’iniziativa, i genitori, e gli ospiti, don Nicola Florio, don Domenico Spagnoli, parroco di Santa Maria, e don Gianfranco Travaglini, di San Giuseppe.
Spazio poi ai ragazzi, che hanno costruito un originale “percorso di pace” sviluppato attraverso le storie dei grandi “eroi della pace”, da San Francesco a Martin Luther King, passando per Gandhi. Un percorso intriso di “senso religioso trasversale”, finalizzato all’armonia e alla pace. “Una manifestazione bellissima – ha sottolineato don Nicola Florio – che però non deve essere fine a se stessa: non bisogna essere solo pacifisti, ma soprattutto operatori di pace, ciascuno nel proprio ambito”.