Si è svolta questa mattina la prima udienza a carico di 47 giovani, tra i 20 e i 30 anni, accusati di occupazione abusiva di terreno privato, a seguito di un rave party non autorizzato a Casalbordino, nell’estate del 2013, quando i carabinieri della locale Stazione, insieme ai colleghi di Torino di Sangro, San Vito, Tollo e Ortona, bloccarono sul nascere l’appuntamento che giovani provenienti da più parti d’Italia avevano organizzato tra le campagne di località Santo Stefano (qui l’articolo).
A seguito degli accertamenti svolti dai carabinieri nell’occasione, l’allora questore della Provincia di Chieti, Filippo Barboso, aveva firmato 18 provvedimenti di divieto di far ritorno nei comuni di Casalbordino e Tornareccio. Questa mattina, invece, la prima udienza del processo a carico di 47 dei 49 giovani identificati a margine della festa non autorizzata. L’imputazione è relativa all’occupazione abusiva di terreno privato, per cui è prevista una condanna fino a due anni di reclusione. Questa mattina, comunque, nulla di fatto: “L’udienza – ha spiegato infatti Antonino Cerella, che difende due degli imputati – è stata rinviata al 4 luglio prossimo”, quando si procederà alla prima fase del processo che, a causa del gran numero di imputati, tiene occupati diversi avvocati del foro di Vasto.