“La sconfitta fa parte dello sport. L’importante è che il progetto continui e che magari, proprio da questo momento così difficile, nascano lo stimolo e la voglia di riorganizzare e di cambiare qualcosa per fare sicuramente meglio“. Giancarlo Spadaccini, presidente della BCC Generazione Vincente Vasto Basket, cerca di guardare lo spiraglio di luce si intravede nel buio della retrocessione in serie C della sua squadra. Una retrocessione amara, arrivata tra le mura amiche del PalaBCC, un parquet quasi inviolabile nelle passate stagioni ma che, quest’anno, è stato troppo spesso facile terreno di conquista per gli avversari.
La discesa nella quarta serie ha molte analogie con l’ultima retrocessione patita dalla Vasto Basket: era il 2011 e i biancorossi persero la serie di playout contro un Sulmona fanalino di coda del campionato ma che seppe giocare un brutto scherzo a Desiati e compagni. A quell’annata guarda il presidente Spadaccini. “Avvicinare questa serie all’anno di Sulmona è giusto perchè sono convinto che, anche in questa occasione, siamo stati eliminati da una squadra che non era affatto più forte di noi. Ma noi abbiamo giocato peggio, su questo non ci sono dubbi. Però sarei contento se questa serie assomigliasse all’anno di Sulmona perchè da quella retrocessione abbiamo ricostruito una grande società che poi, in tre anni, ha riscalato la C e la B”.
Quella risalita è storia recente, con la cavalcata trionfale in serie C con in panchina il condottiero Sandro Di Salvatore. E poi gli anni di serie B, con una finale playoff sfiorata e una stagione, quella passata, chiusa con una tranquilla salvezza. In estate tanti cambi, a cominciare dalla guida tecnica, con Sergio Luise promosso dalle giovanili alla prima squadra, e poi tanti volti nuovi. Nella consapevolezza che questa sarabbe stata una stagione difficile nessuno poteva, o voleva, aspettarsi un epilogo del genere. Spadaccini rivede il film di gara4 e dice: “Nell’ultima sfida abbiamo giocato due buonissimi quarti, è stato solo un peccato aver preso da quel +9, in tre minuti, un break terrificante che ci ha riportato a -4. Credo che lì la partita è cambiata perchè i giocatori hanno perso sicurezza. Anche perchè quei punti li abbiamo sperperati in pochissimi minuti. Purtroppo è andata così. Non voglio far nessuna dichiarazione particolare. Sono convinto che perdere fa parte dello sport, ma bisogna essere pronti a reagire”.
Il progetto Vasto Basket potrebbe continuare anche con qualche nuovo ingresso in società. Non ci sono ancora notizie ufficiali ma qualcosa si sta muovendo, in particolare con un imprenditore pronto a sposare la causa della palla a spicchi. “L’importante è che il progetto continui – dice Spadaccini – e che magari, proprio da questo momento così difficile, nascano lo stimolo e la voglia di riorganizzare e di cambiare qualcosa per fare sicuramente meglio“. Poi un annuncio: “A breve organizzeremo una festa qui al palazzetto. Anche se siamo retrocessi vogliamo comunque fare una festa. Abbiamo vissuto tre anni di serie B, in un campionato difficilissimo, nazionale, di grande spessore. E non è detto che non ci sia qualche novità, visto che siamo la seconda società in Italia che avrebbe diritto al ripescaggio, che ci possa aiutare. Chiederemo alla città di starci vicino perchè il progetto Vasto Basket va avanti e spingeremo sempre più sull’acceleratore per fare in modo che i bambini, le famiglie, i nostri tifosi, tutti quelli che hanno giocato a pallacanestro, abbiano un punto di riferimento. Per molti anni il basket ha rappresentato un punto di forza dello sport vastese, sono convinto che continueremo ad essere al vertice dello sport cittadino. La società non mollerà, si riorganizzerà molto presto”.