A 25 giorni dal voto, primo botta e risposta al vetriolo tra Massimo Desiati e Francesco Menna. L’oggetto del contendere è il rinnovo del consiglio d’amministrazione della sasi, la società che gestisce reti idriche e fognarie in 92 comuni su 104 della provincia di Chieti. Il candidato sindaco del centrodestra attacca, il suo avversario del centrosinistra replica.
Il nuovo cda – L’assemblea dei sindaci ha eletto presidente della Sasi Gianfranco Basterebbe, ex sindaco di San Vito Chietino, e consiglieri Patrizia De Santis, ex sindaco di Castelfrentano, e la giornalista vastese Paola Tosti.
Desiati – “I tempi in cui procedere a tale rinnovo sono stati scelti con cura, un mese prima delle votazioni a Vasto, in modo tale che non potesse essere la nuova amministrazione della città a scegliere il proprio rappresentante tra i tre del C.d’A. della Sasi. Meglio occupare più poltrone possibili prima di andar via”, polemizza Desiati, che critica la nomina di Paola Tosti, “persona senza alcuna esperienza di pubblica amministrazione ma collaboratrice del sito web dell’ancora per poco Presidente del Consiglio comunale di Vasto, Giuseppe Forte, in rappresentanza del centrosinistra.
L’occupazione politica dello strumento di gestione delle acque nella nostra città è così compiuta, curando si procedesse qualche giorno prima del rinnovo dell’amministrazione comunale e nel rispetto della spartizione, all’interno del centrosinistra, dei luoghi di potere. Il risultato così ottenuto ha acquietato l’ancora per poco Presidente del Consiglio Forte. Era questa, infatti, l’unica condizione rimasta da soddisfare per la sua ricandidatura nelle prossime elezioni comunali, atteso che l’altra, quella della ricandidatura al Consiglio dell’onorevole Amato, era già sfumata a causa degli impegni di quest’ultima in Parlamento.
Resta da chiedersi cosa ne pensi il candidato Sindaco del centrosinistra Francesco Menna, al quale i suoi amici hanno sottratto il potere di scelta del rappresentane vastese nel C.d’A. della Sasi già un mese prima del risultato elettorale vastese. L’anticipazione di quel che accadrebbe se fosse eletto Sindaco della città è già sotto gli occhi di tutti: prigioniero dei consumati veterani ancor prima di combattere, altro che rinnovamento giovanile.
Mi piacerebbe conoscere il suo pensiero su tale vicenda ma anche su tutti gli altri aspetti di pubblica amministrazione della città. Dov’è Francesco Menna? Gira per le case, come un cimelio da mostrare, a dispensar sorrisi e strette di mano in compagnia ed ostaggio del quasi ex sindaco Lapenna, del quasi ex presidente del Consiglio Forte, dei quasi ex assessori comunali. Cosa vuol fare di questa città? Ce lo dica, me lo dica in un confronto pubblico senza ventriloqui, senza manovratori, senza protettori”.
Menna – “Come al solito, Massimo Desiati sbaglia i rigori a porta vuota. Al di là delle sue fantasie mentali, infatti, la realtà è che Vasto torna ad avere un rappresentante a pieno titolo nel Consiglio d’amministrazione della Sasi: un componente espressione della politica e una persona responsabile, che conosce i problemi del territorio”, replica Francesco Menna.
“Il nuovo Consiglio è stato eletto dopo una concertazione tra centrosinistra e centrodestra. Noi abbiamo fatto la nostra parte e abbiamo fatto squadra, sono io a chiedere a lui: Desiati dov’era e a che cosa pensava? Nel nuovo Cda, il centrosinistra ha puntato sul Vastese, riconoscendo importanza strategica a quest’area, ma il centrodestra ha puntato sul Sangro. Quello isolato è lui, non io. Questo sta a significare che solo la nostra coalizione è in grado di appassionarsi alle vicende di Vasto e del Vastese, ottenendo risultati concreti, a differenza di Desiati e dei suoi”.
Per Menna “è altrettanto ovvio che sulle figure da impegnare in questa e altre nomine si debba tenere conto di quello che dice la legge: gli amministratori non possono essere impegnati in queste vicende. Noi lo sappiamo bene, il mio avversario non credo. Desiati – contrattacca Menna – faccia infatti qualche esempio di Cda varato quando è stato assessore comunale per tanti anni o, ancora meglio, ci parli delle nomine del centrodestra al governo della Regione che schierava lui come plenipotenziario assessore con 13 deleghe, Antonio Prospero assessore agli Enti locali e allo Sport e Giuseppe Tagliente presidente del Consiglio. Un trio che oggi si ricompone all’interno delle liste di una coalizione che vede sempre gli stessi attori. Personaggi – obietta – che non sono stati in grado di produrre nulla per Vasto e il Vastese quando erano all’apice del governo regionale, figurarsi che cosa potrebbero combinare di buono ora.
Mi ritengo persona libera e intellettualmente indipendente da ricatti e giochini. A differenza di Desiati, io non sono mai stato costretto a dire che alcuni miei candidati sono da ritenersi già nella squadra di governo: ai candidati di Desiati chiedo, che senso ha competere sapendo che i posti in Giunta sono già assegnati ai soliti noti? Quanto alla proposta di un confronto pubblico, attendo che mi faccia sapere il luogo e il giorno. Se crede di spaventare qualcuno, Desiati si sbaglia di grosso”.