Non si ferma il botta e risposta tra i due principali schieramenti del consiglio comunale sansalvese. La discussione ruota ancora intorno alla bocciatura del conto consuntivo a causa dell’assenza di due esponenti della maggioranza durante la votazione [LEGGI].
Fabio Raspa, uno dei due assenti, ha spiegato come il tutto sia stato generato da una leggerezza [LEGGI] annunciando il sicuro passaggio dell’unico punto all’ordine del giorno nel consiglio comunale di domattina.
“TEMPO FINITO” – Per SanSalvoDemocratica, però, quanto accaduto è un segnale sulla fine dell’amministrazione di Tiziana Magnacca: “L’avevamo detto e scritto più volte che la maggioranza di centrodestra era finita. Martedì scorso la traballante maggioranza non ha avuto i voti necessari per approvare il Rendiconto Consuntivo perché al momento del voto mancavano due consiglieri di centrodestra, assenti per ragioni sconosciute, e nessuno se ne era accorto. Questo dimostra la superficialità e l’approssimazione con le quali è governata la città di San Salvo! E pensare che il sindaco aveva iniziato il consiglio comunale accusando i consiglieri di minoranza di fare solo figuracce in riferimento alla nota che l’opposizione tutta ha inoltrato al Prefetto di Chieti! Prendete atto che non avete più i numeri e fatevi da parte per il bene di San Salvo. Avete approvato il Bilancio di previsione senza strategia, dove l’unica nota è l’aumento della tassa sui rifiuti (Tari) ai cittadini. Il vostro fallimento è sotto gli occhi di tutti! Avete riconvocato il Consiglio Comunale per sabato alle otto del mattino per cercare di garantirvi le presenze necessarie per riapprovare il consuntivo. Ma San Salvo e tutti i cittadini hanno ormai chiaro che il vostro tempo è scaduto! SanSalvoDemocratica è pronta e continuerà a lavorare nell’interesse della città per ridare a San Salvo il ruolo di protagonista che merita”.
“ARRENDETEVI” – Per la maggioranza è, invece, paradossale ricevere tali rimbrotti dall’ex primo cittadino caduto proprio sul Bilancio: “Chi ha chiuso la sua esperienza politica con la sfiducia piena di tutta la sua maggioranza senza più i numeri in consiglio è l’ex sindaco Marchese, leader di SSD. Una esperienza triste e imbarazzante per la nostra città, conclusasi con le accuse di Marchese allo sfiduciato Luciano Cilli nella pubblica piazza di una gestione quanto meno oscura dei Lavori Pubblici e le accuse del defenestrato Cilli al sindaco Marchese di presunti imbrogli nel settore Politiche Sociali. Oggi, quindi, Marchese, dopo aver lasciato la città nelle mani del Commissario non è nelle condizioni di poter dare lezioni a nessuno. Se si spera in un rinvio del Consiglio solo per lucrare sull’assenza del sindaco, allora la città ha già capito la qualità di un’opposizione senza idee. Non si ricorda una sola proposta fatta dal consigliere Marchese, rimasto senza poltrone. Potrà attendere perché così come è passato il bilancio di previsione passerà anche il conto consuntivo. Così come per il bilancio di previsione sarete sbugiardati su quello consuntivo”.