“Lunedì inizieranno gli esami tossicologici”, dica a Zonalocale.it Pietro Falco, l’anatomopatologo incaricato dalla Procura di Vasto. Sul cadavere ritrovato nel fiume Trigno ad aprile rimane ancora un punto interrogativo in merito alle cause della morte di D.C., 45enne pugliese nativo di Bari e residente a San Severo.
L’esame autptico, eseguito nelle scorse settimane da Falco nell’obitorio dell’ospedale San Pio da Pietrelcina di Vasto ha evidenziato che “non ci sono segni di violenza o di decesso traumatico”, aveva spiegato il medico legale della Asl uscendo dalla sala autoptica della struttura sanitaria di via San Camillo de Lellis.
Le operazioni di recupero del corpo esanime erano scattate il 13 aprile a seguito della segnalazione di un uomo che stava pescando sulla sponda sinistra del Trigno, in località Salitti, in territorio di San Salvo. Operazioni rese difficoltose dall’oscurità, tanto che si è reso necessario l’utilizzo di una torre faro dei vigili del fuoco di Vasto.