Si fanno sempre più subdoli i tentativi di raggiro da parte di malintenzionati che utilizzano l’ormai nota tecnica del finto incidente per truffare anziani o indurli a lasciare l’appartamento, per poi svuotarlo. Nei giorni scorsi era stato il comandante provinciale dei Carabinieri, il colonnello Luciano Calabrò, a spiegare alcuni accorgimenti per evitare raggiri durante un incontro a Furci (qui l’articolo) e sempre nei giorni scorsi si è registrato l’ennesimo tentativo.
Una settantenne di Vasto, infatti, ha ricevuto una telefonata che annunciava un incidente avvenuto al figlio. Come raccontato dallo stesso figlio, l’interlocutore si era presentato come carabiniere della locale Stazione, e aveva detto che l’uomo era trattenuto in caserma. Inutili i tentativi della signora di parlare con il figlio, così la donna ha riattaccato e tentato di contattare direttamente il figlio, ma anche in questo caso, forse perché nel frattempo i malintenzionati avevano lasciato la linea occupata, senza riattaccare, la donna si è sentita rispondere dallo stesso sedicente carabiniere, che ha insistito sul fatto che non poteva parlare con il figlio, ma che poteva passare in caserma. Stessa situazione, con il tentativo di chiamata a una nipote. Insospettita dal fatto che dalla sua linea di casa non riusciva a contattare nessuno dei famigliari, la donna ha preso il cellulare e chiamato un’altra persona che, a sua volta, è riuscita a contattare il figlio della donna e a scoprire quindi il tentativo di raggiro.
Se la donna avesse seguito le indicazioni del falso carabiniere, infatti, avrebbe lasciato la casa incustodita per recarsi in caserma e probabilmente al suo ritorno l’avrebbe trovata svaligiata. Per fortuna, il subdolo tentativo di evitare alla donna contatti esterni, mantenendo occupata la linea telefonica di casa, non ha subito gli effetti sperati e il colpo è fallito.