Gli ultimi casi si sono verificati a Furci qualche settimana fa. La tecnica è quella del presunto incidente per il quale viene chiesta una somma per evitare il carcere all’automobilista.
A invitare a una maggiore attenzione è stato il comandante provinciale dei carabinieri, Luciano Calabrò, in occasione del convegno di Furci in memoria di Angelo Cianciosi venerdì scorso [LEGGI]. È stato il primo cittadino Angelo Marchione a sottolineare come la collaborazione con gli uomini dell’Arma presenti in paese abbia evitato nelle settimane scorse l’ennesimo raggiro ai danni degli anziani.
Come spiegato, poi, da Calabrò, ci sono diverse varianti, ma la traccia principale è la stessa: “L’anziano viene chiamato al telefono da falsi carabinieri. Gli dicono che il figlio ha causato un incidente automobilistico e che la vettura è sprovvista di regolare assicurazione. Per questo, viene annunciato l’arrivo a domicilio di un avvocato che ritirerà i soldi di un fantomatico rimborso per evitare sanzioni più gravi come l’arresto”.
Ovviamente, non c’è stato nessun incidente e “nessun avvocato va a ritirare i contanti in quel modo a casa – ha continuato Calabrò facendo appello ai ragazzi delle scuole presenti – Ditelo ai vostri nonni; noi organizziamo incontri di sensibilizzazione pubblici con associazioni e parrocchie, ma c’è chi continua a cadere nel tranello. Per ogni dubbio, dite loro, di chiamare il 112, così possiamo anche rintracciare i truffatori“.