“È un gesto che viene dal cuore e testimonia la bontà d’animo di queste persone”. Con queste parole il comandante provinciale dei carabinieri di Chieti, Luciano Calabrò, questa mattina ha ricordato il sacrificio di Angelo Cianciosi (carabiniere), Leonida Barducci (brigadiere), Settimio Annecchini (carabiniere) e Donato Renzi (sergente degli Alpini), fucilati il 26 settembre 1943 dai nazifascisti a Sella Ciarelli, nel Teramano: uno dei primi episodi della Resistenza.
L’appuntamento è stato quello del convegno tenutosi questa mattina a Furci rivolto alle scuole medie ed elementari dell’Istituto Omnicomprensivo “Spataro” di Gissi in memoria dell’illustre concittadino alla presenza delle istituzioni scolastiche, civili e militari.
“Il mio appello – ha detto il primo cittadino Angelo Marchione – è quello di coltivare la storia anche ascoltando gli anziani del nostro paese. Coltivate, inoltre, il rispetto per l’Arma dei Carabinieri, un presidio molto importante nelle nostre piccole comunità”.
Parole, queste, riprese anche dalla dirigente della “Spataro”, Aida Marrone: “Presidio è un termine che mi piace molto, sta a sottolineare l’importante sinergia tra le istituzioni. Il sacrificio di queste persone lo dobbiamo considerare un atto per noi, per assicurarci quei diritti e quei valori che oggi riteniamo scontati, primo fra tutti quello della democrazia e della libertà. Anche oggi lavoriamo tutti insieme per la legalità”.
È stato poi il turno di Claudio Cianciosi, attuale consigliere comunale furcese e nipote del carabiniere ucciso nel ’43, che ha ripercorso la sua storia: “Era emigrato in Argentina e dopo lo scoppio della Seconda Guerra Mondiale fu richiamato come riservista. Fu vittima di una rappresaglia dei tedeschi nella sua caserma. Insieme ai suoi colleghi si rifiutò di indicare nascondigli e aiutanti dei partigiani. Aveva 4 figli, poteva rivelare tutto per salvarsi, ma gli uomini d’onore non tradiscono“.
A chiusura dell’evento il colonnello Calabrò ha sollecitato gli alunni spiegando: “Le miserie umane, le persone cattive, sono le stesse di 2.500 anni fa. Anche se in forme non uguali, la storia si riete, per questo dobbiamo avere memoria dei buoni esempi. Persone come Angelo Cianciosi con il proprio eroismo hanno cambiato la storia, fatelo anche voi con atti di eroismo quotidiano“.
L’evento di questa mattina si inserisce nella serie di iniziative in memoria di Angelo Cianciosi [LEGGI] che si completerà domani con l’intitolazione di una strada nel centro del Vastese.
Questo il programma:
ore 10:00 Adunata p.zza Umberto I
ore 10:30 Deposizione corona d’alloro al Monumento dei Caduti
ore 11:00 Santa Messa
ore 12:00 Intitolazione di via Angelo Cianciosi e inaugurazione della targa commemorativa
ore 12:15 Saluti delle autorità