Si è conclusa il 23 aprile scorso la XV edizione del concorso “Bacco e Minerva”, promosso dal Ministero dell’Istruzione, che premia i migliori vini degli Istituti Agrari del territorio nazionale.
L’evento, svoltosi quest’anno presso l’Istituto “Ciuffelli” di Todi, ha avuto tra gli ospiti Ettore Acerra, direttore tecnico del Ministero dell’Istruzione, e Riccardo Cotarella, presidente dell’Assoenologi, ed ha posto in evidenza e premiato, tra le 70 produzioni enologiche delle 40 scuole italiane partecipanti, due vini prodotti dall’Istituto Agrario di Scerni: il Montepulciano d’Abruzzo Lucene 2013 nella categoria “Vini rossi DOC e DOCG” ed il Pecorino IGT Histonium 2015 nella categoria “Vini bianchi IGT”.
A ritirare l’importante riconoscimento è stata una delegazione del “Ridolfi-Zimarino” composta da Luzio Nelli, tecnico responsabile della cantina dell’azienda agraria, e Rocco Dell’Arciprete, studente del corso di “Viticoltura ed enologia” selezionato dalla scuola.
“Questa premiazione – ha sottolineato il prof. Carmine De Iure, enologo dell’azienda annessa al ‘Ridolfi-Zimarino’ – è un’ulteriore conferma della qualità del nostro lavoro: quella dell’Istituto Agrario di Scerni è una delle poche cantine delle scuole enologiche d’Italia che effettua un percorso di filiera completo; in tale percorso ha un ruolo rilevante il contributo degli studenti, che partecipano attivamente a tutte le fasi, a partire dalla produzione fino ad arrivare alla vinificazione ed all’imbottigliamento. I vini premiati sono il Pecorino, che viene vinificato esaltandone i caratteri di freschezza e fragranza, ed il Montepulciano Lucene, un prodotto classico dal colore intenso e dalla nota boisé affinato per 12 mesi in botti di rovere”.
“Il riconoscimento ottenuto a Todi – ha aggiunto il prof. Livio Tosone, dirigente scolastico del ‘Ridolfi-Zimarino’ – porta per l’ennesima volta l’Istituto Agrario di Scerni a distinguersi nell’ambito di concorsi enologici nazionali: il successo dei nostri vini sta nel connubio tra la qualità vitivinicola e la capacità di interpretare e valorizzare cultura, tradizione e vocazionalità del territorio“.