Si è celebrato ieri il funerale di Alessandro Cicchini, il bambino morto a soli due anni nella tarda mattinata del 12 aprile scorso [LEGGI].
Ad accogliere, in piazza San Vitale, la piccola bara bianca arrivata dall’ospedale di Vasto – dove giovedì si è tenuta l’autopsia – parenti e amici della famiglia che da qualche mese risiedeva a San Salvo dopo essersi trasferita da Cupello; a portarla dentro la chiesa di San Giuseppe il padre e lo zio. Non c’era la madre, tornata da mesi in Mozambico, suo Paese d’origine.
È toccato a don Raimondo Artese, cercare di lenire il dolore di due comunità: “Un giorno capiremo. Alessandro è andato da colui che ha parola eterna, anche se forse non l’ha conosciuto, ma è stato battezzato e ha fatto il suo ingresso nella Chiesa. Non ha avuto il tempo di amare questa realtà. Cos’è invece per noi che abbiamo conosciuto la presenza di Dio nella nostra vita?”.
L’ultimo tragitto del piccolo Alessandro, all’uscita dalla chiesa, è stato accompagnato dal lancio di riso, coriandoli e palloncini bianchi.
Nei prossimi giorni sarà l’esame istologico dei tessuti a dare risposta agli interrogativi finora rimasti insoluti.