In quella che, assieme alla Val di Sangro, è il cuore produttivo dell’Abruzzo, il rapporto tra le aziende ed il territorio può mutare nel corso degli anni, legato alle persone che li rappresentano e che sono chiamati a guidarli. Da questo scaturisce una riflessione del collega giornalista Orazio Di Stefano, che si sofferma sul rapporto della ex Siv, ora Nsg-Pilikington, con Vasto, San Salvo ed il Vastese.
“Qualche giorno fa – scrive Di Stefano-, ho letto del comprensibile rammarico del presidente della Pilkington per le Piramidi di vetro donate dalla Società italiana vetro al Comune di Vasto e finite in un sottoscala. Mi sono ricordato di quando quelle piramidi furono donate al vicino Comune e di cosa provammo, al tempo, noi sansalvesi (chi scrive allora era un giovane amministratore). Ci restammo molto male, pur essendo abituati alle attenzioni della Siv dirette solo verso la vicina Vasto, nella quale, peraltro, veniva organizzata una partecipata maratona ogni 1° di maggio. Ricordo che veniva organizzata o comunque sponsorizzata sempre dalla Siv anche una grande gara di rally, ma a Pescara. E per noi mai niente ! Sembrava che San Salvo come paese o città non esistesse per la direzione aziendale, verso la quale ovviamente nutrivamo un timore reverenziale. Forse noi stessi manco ci provavamo a chiedere qualche cimelio o qualche aiuto nelle nostre iniziative, tanto che salutammo, come una sorta di affrancazione, la nomina nel Consiglio di amministrazione del nostro sindaco Bucciantonio, sia pure insieme a quello di Vasto, Prospero”.
Una situazione, quella descritta da Di Stefano, mutuata nel corso degli anni. “Per fortuna, dall’arrivo del management della Pilkington le cose sono cambiate e non solo per noi. Il Comune di Cupello ha conferito la cittadinanza onoraria all’ex Ad Paolo Scaroni e quello di San Salvo a Pat Zito. Insomma, i sindaci del territorio (e quindi non solo quelli di Vasto) hanno cominciato ad avere udienza nell’azienda vetraria. Probabilmente questo si deve al fatto che la stessa è presieduta da Graziano Marcovecchio, figlio di questa terra, che, da autorevole uomo del nostro comprensorio, è attento a tutte le realtà che gravitano attorno alla fabbrica, a cui forniscono maestranze, quadri intermedi e dirigenze“. Aggiunge il giornalista sansalvese: “Non sempre le sensazioni che si sono provate venti – trenta prima si ricordano e men che meno si raccontano. Stavolta ho voluto riferire di quella lontana amarezza provata qui a San Salvo. Non credo di averlo fatto per il compiacimento della legge del contrappasso (“Guardate come tratta le vostre cose la Città del Vasto, cui eravate così tanto legati…”). Mi sono lasciato andare ai vecchi ricordi per la soddisfazione di vedere che finalmente oggi tutto il territorio è attenzionato dalla Pilkington“.