“Nonostante quanto sostenuto da qualche giornalaio e qualche esponente del centrosinistra che vorrebbero la nostra coalizione non unita e che alcune diversità di opinione non siano state superate, il dato politico rilevante che emerge dall’incontro di oggi è tutt’altro. L’unità è stata raggiunta su base programmatica e su intese politiche ben precise. Tagliente e Giangiacomo già fanno parte del progetto di governo della coalizione“. Così lo stesso Giuseppe Tagliente, durante l’incontro con la stampa convocato per la presentazione della “base programmatica” della coalizione che propone la candidatura di Massimo Desiati come sindaco, ha chiarito la propria posizione al di là del generico “appoggio politico”, comunque già dichiarato a margine del risultato delle primarie, confermando che sarà personalmente della partita delle prossime amministrative, con la propria candidatura.
Stessa conferma da Guido Giangiacomo: “Mi impegnerò con la massima forza, anche come candidato, perché questa coalizione è formata dalle uniche persone capaci di voltare pagina rispetto a 15 anni deludenti. Dico 15 e non 10, perché anche negli ultimi 5 anni di amministrazione di centrodestra sono stati fatti degli errori che oggi abbiamo superato”.
Al di là del “dato politico” rilevato a margine della conferenza stampa, il candidato sindaco Massimo Desiati ha puntato il dito contro la manifestazione organizzata sabato dal centrosinistra per il bilancio di 10 anni di attività amministrativa del sindaco Lapenna: “Dieci anni? Al limite sono stati gli ultimi due mesi di fioriere e rappezzamenti d’asfalto. Negli ultimi 10 anni c’è stata solo mancata programmazione, assenza di idee e pesante burocrazia; una burocrazia che il candidato del centrosinistra, Francesco Menna, con il suo ruolo di segretario comunale riesce a rappresentare in pieno. Verrebbe da dire che lo vedremmo bene come segretario comunale, ma l’amministrazione attiva di una città è un’altra cosa“. Desiati ha poi confermato l’elemento di unità della coalizione, raccolta intorno a elementi programmatici “da definire con il contributo dei cittadini, con l’ascolto e la partecipazione”. Le basi, comunque, quelle relative alla valorizzazione del territorio, “mortificato da vari livelli amministrativi, ma ormai non riconosciuto come proprio dagli stessi cittadini. Noi vogliamo dare un segno di speranza con un marketing territoriale di vasta scala che superi i campanili e riposizioni Vasto al centro dell’area di competenza”. A seguire, Desiati ha puntato l’attenzione su vari aspetti, dai servizi sociali al “rispetto dell’imprenditorialità locale”, all’attenzione verso le periferie. Poi sicurezza, urbanista e riforma della macchina amministrativa, con riferimento all’ultima assemblea sindacale dei dipendenti comunali da cui è emerso “un quadro desolante, con i sindacati che lamentano perfino di non riuscire a dialogare con gli amministratori”. Massimo Desiati, inoltre, ha riconosciuto agli alleati il decisivo contributo alla riuscita delle primarie e alla composizione della squadra che si presenterà per le amministrative con “un numero cospicuo di liste che non saranno semplici contenitori, ma rappresentative della nostra forza politica, programmatica e amministrativa. Da oggi in poi – ha concluso Desiati il nostro comune denominatore deve rappresentare l’alta politica, in virtù della quale lanciamo la sfida”.
In chiusura, l’intervento di Antonio Prospero: “Avevano detto che non saremmo riusciti a fare le primarie e le abbiamo fatte con risultati oltre le più rosee aspettative; avevano detto che comunque non avremmo trovato unità, invece abbiamo dimostrato di amare Vasto e di riuscire a superare diversità di opinioni per costituire una classe politica in grado di riprendere la città dalle mani di chi ha prodotto solo disastri“.