“Confermiamo che erano in cinque, tutti con volti travisati da maschere in lattice; quattro sono entrati e uno è rimasto ad attenderli nell’auto”. Così il dirigente del Commissariato di Pubblica sicurezza di Vasto, il vice questore Alessandro Di Blasio, precisando alcuni elementi emersi nell’avvio delle indagini sulla rapina compiuta ieri sera ai danni della gioielleria “Follie d’oro”, all’interno del centro commerciale Centro del Vasto (qui il servizio).
Dopo il sopralluogo della Scientifica, escluse esplosioni di colpi di arma da fuoco all’interno della struttura; in un primo momento, infatti, alcuni testimoni avevano riferito di rumori assimilabili a esplosioni, ma il dottor Di Blasio ha smentito: “Nella concitazione del momento qualcuno avrà scambiato il rumore prodotto dalla caduta di un espositore per un colpo di pistola che invece assolutamente non c’è stato”.
Altra precisazione riguardo alla presenza di moto a supporto della rapina. Diversi testimoni hanno infatti riferito di aver sentito il rombo di moto a folle velocità nell’imminenza della fuga dei malviventi. Come confermato dal dottor Di Blasio, invece, i malviventi sono tutti arrivati e ripartiti a bordo di un’Alfa Romeo Giulietta di colore rosso.
Per il resto, confermati i contorni della rapina che al momento sembra aver fruttato ai malviventi un bottino di circa 7mila euro, cifra ufficiosa e non confermata che appare al momento sottostimata, considerata la quantità di gioielli che la “batteria” dei cinque malviventi è riuscita a sottrarre, anche se diversi gioielli sono finiti a terra nel tratto tra l’uscita e l’auto, che è poi ripartita – con bagagliaio ancora aperto – in direzione San Salvo.
Le indagini si annunciano piuttosto complesse: “Stiamo verificando se si sono verificati fatti analoghi imputabili alla stessa banda – ha spiegato il vice questore Alessandro Di Blasio, che sta conducendo le indagini – e stiamo analizzando le immagini della videosorveglianza. Le indagini sono solo all’inizio e proseguiranno a 360 gradi”.
Restano intanto impressi nella mente dei tanti testimoni i minuti di paura durante il blitz della banda che ha portato a termine un’operazione perfettamente preparata (a parte la concitazione nel finale, in cui sono finiti a terra diversi gioielli), quasi in “stile militare”. Dei quattro, tutti con maschere in perfetto stile horror, tra cui una “faccia di maiale” e mostri vari, due impugnavano degli strumenti da scasso – al momento scambiati per fucili da alcuni testimoni – mentre uno impugnava una pistola. Senza dire una parola, il gruppo si è diretto verso la gioielleria. Il malvivente armato si è fermato vicino all’ingresso, mettendo ben in mostra l’arma e controllando che nessuno si avvicinasse, mentre i complici hanno forzato le vetrine, portando via il maggior numero possibile di espositori e senza perdere nemmeno tempo a chiedere le chiavi alle commesse. Attraversando i pochi metri tra l’ingresso e la gioielleria, uno dei malviventi ha anche buttato a terra un uomo che stava telefonando e non si era nemmeno reso conto di quanto stava accadendo. I malviventi, probabilmente, vedendolo al telefono, hanno temuto che potesse dare l’allarme prima del previsto, così lo hanno spintonato, facendolo finire a terra, e poi gli hanno preso e buttato il telefonino. Fortunatamente l’uomo non è rimasto ferito.
Il tutto, in pochissimi minuti che però ai tanti testimoni sono sembrati un’eternità.