“Un anno e mezzo fa Nencini andava a Vasto, invitato dall’assessore Masciulli e dal capogruppo Barisano, ovviamente socialisti, dove, a richiesta del sindaco Lapenna, garantiva in pochissimi giorni le risorse per l’allaccio del Porto di Vasto alla rete ferroviaria, ma gli uomini di governo del PD hanno insabbiato tale importante iniziativa nella palude del PD Vastese”. Così il segretario regionale del Psi Massimo Carugno che, in una nota, avvisa gli alleati di un malcontento che serpeggia nel partito, definendo il rapporto col PD, una “unione civile in aria di crisi“.
Oltre all’episodio di Vasto, Carugno ricorda anche altri “incidenti diplomatici”: “Un anno e mezzo fa il vice ministro socialista Riccardo Nencini si è recato a Pescara per assumere precisi impegni per il porto. Impegni ribaditi in diversi successivi incontri avuti col sindaco e con amministratori pescaresi. Avevamo chiesto che il capogruppo consiliare PSI Riccardo Padovano fosse delegato a curare il settore per sfruttare gli stretti rapporti col Ministro e affinché quegli impegni garantiti da Nencini fossero recepiti dal Comune di Pescara. E invece tutto è finito in quel porto delle nebbie che è il governo della città di Pescara”.
Inoltre, rileva Carugno, “Sin dal primo giorno della campagna elettorale regionale dicemmo all’attuale presidente che volevamo che nessuna parte dell’Abruzzo e degli Abruzzesi si sentisse abbandonata e dimenticata. A gennaio viene fuori un progetto Toto con il quale per guadagnare 20 minuti di autostrada sull’asse Pescara- Roma, si vuol fare un gigantesco buco nell’Abruzzo da Bussi a Celano, che costerà una montagna di soldi (che ricadranno ovviamente sulle tariffe già carissime della Strada dei Parchi) alla faccia del patrimonio ambientale, alla faccia di un tronco esistente compresa la lunghissima galleria di Cocullo costato un patrimonio che verrà dismesso, alla faccia del fatto che tutto il Sud della provincia dell’Aquila che comprende due parchi nazionali, i bacini sciistici piu’ importanti dell’appennino ed infine le porte commerciali verso la Campania viene tagliato integralmente fuori”.
“Mi fermo qui per brevità – conclude il segretario regionale del PSI – senza tacere che in tutte e tre le cose c’è la mano del PD, ma anche della sua massima espressione regionale, il presidente D’Alfonso. A che servono, presidente, incontri, pranzi, colloqui assieme a te e Marco Rapino se poi quello che diciamo non viene ascoltato? I Socialisti sono laici e quindi non hanno remore a scegliere una nuova compagna se l’unione civile col PD non funziona“.
Un avvertimento di cui il PD dovrà tener conto in vista delle prossime amministrative di giugno.