“In questi anni difficili, ho perso alcuni amici. Ho commesso errori, sbagliare è umano. Ma ho lavorato tra i miei concittadini”. E’ un commiato parziale, quello di Luciano Lapenna. Parziale perché, se è vero che il suo decennio da sindaco termina, per legge, a giugno, quando verrà eletto il nuovo primo cittadino, è anche vero che correrà per un posto da consigliere comunale, condizione necessaria per mantenere il ruolo da presidente regionale dell’Anci, associazione nazionale dei Comuni italiani.
Per il comizio di fine mandato, ha scelto piazza Barbacani. La stessa in cui a marzo aveva parlato Massimo Desiati, candidato sindaco del centrodestra. La stessa in cui il centrosinistra vuole presentarsi unito dopo le polemiche della campagna elettorale per le primarie. Maria Amato, uscita sconfitta dalle urne del PalaBcc, è sul palco accanto a Francesco Menna, candidato sindaco del centrosinistra, e al presidente della Regione Abruzzo, Luciano D’Alfonso.
A introdurre ogni discorso è il presidente del Consiglio comunale, Giuseppe Forte: alle polemiche del centrodestra sulle assunzioni nei Cup delle Asl, “rispondiamo con la nostra onestà e trasparenza”.
Il bilancio – Lapenna rivendica risultati sulla differenziata (“a Vasto non arrivava all’8%, ora sfiora il 60 e con Vasto Marina arriveremo al 65%”), mentre “la riserva di Punta Aderci è un fiore all’occhiello” e “il centro storico dieci anni fa era un parcheggio di macchine”, i lavori per “le fogne, che non si vedono, ma sono fondamentali”, la sistemazione di “via san Rocco, dove abbiamo appaltato il secondo lotto. In via Alborato, oggi via Salvo D’Acquisto, non c’era niente. Quando pioveva, bisognava andare con gli stivali. Oggi è uno dei quartieri più belli della città”. Ricorda “il complesso dei pescatori di Vasto Marina”, ossia le case popolari in ristrutturazione, “un investimento di oltre 15 milioni di euro del Comune”. “Quando ci siamo insediati, non c’era una sola scuola con certificazione a norma. Ora oltre il 70% è completamente in regola”.
Elezioni e polemiche – Attacca gli avversari di sempre e quelli più recenti: “Tagliente dopo sei anni è scappato in Consiglio regionale, perché non riusciva a gestire la città. Per non parlare degli ultimi due anni di Pietrocola. Tagliente, col suo Piano regolatore, ha devastato Vasto. Attenti, perché si attende il cambio di amministrazione per sbloccare terreni e tornare a cementificare”.
“La coalizione ha scelto un giovane segretario comunale per un rinnovamento vero. Vasto non può essere governata da Tagliente e Desiati, che è stato assessore con Tagliente nel 1993. Vasto non ha bisogno nemmeno di un salto nel buio con persone che strillano, ma sono inconcludenti. Francesco è la persona giusta per la sua onestà”. Poi gli interventi di Menna, che vuole l’unità “della nostra grande comunità politica” e Maria Amato, che chiede a D’Alfonso di “collegare Vasto all’aeroporto di Pescara e il porto di Civitavecchia al porto di Vasto”. Chiusura affidata a D’Alfonso, che promette impegno in prima persona per la costruzione del nuovo ospedale (“dopo Chieti, la prossima procedura sarà quella per l’ospedale di Vasto”) e afferma di essere sicuro che il Tribunale non chiuderà.