“Abbiamo voluto spostare l’asticella verso l’alto e continueremo a farlo per migliorare ulteriormente, di anno in anno, un evento importante per tutto il territorio”. Così questa mattina il sindaco di Cupello, Manuele Marcovecchio, durante la presentazione dell’edizione 2016 del Festival del Carciofo, previsto dal 22 al 25 aprile. A presentare la manifestazione, insieme al sindaco di Cupello, il presidente della cooperativa “San Rocco”, Giulio Pasquale, il presidente della Pro Loco, Domenico Silvestri, l’assessore Stefano Di Francesco e il consigliere comunale Nicola Laudadio.
“Ormai – ha sottolineato il sindaco Marcovecchio – il Festival del Carciofo rappresenta una classica di primavera, un appuntamento con una delle eccellenze di questo territorio a cui vogliamo dare continuità. Con un ulteriore sforzo da parte di tutti abbiamo voluto alzare l’asticella per una manifestazione che non rappresenta solo la valorizzazione di un prodotto tipico, ma un momento di promozione della nostra comunità, con la sua storia e le sue tradizioni”.
Gratitudine per il supporto all’iniziativa è stato poi espresso dal presidente della cooperativa “San Rocco”, Giulio Pasquale, che ha sottolineato le ricadute positive sulle vendite. Pasquale ha però colto l’occasione anche per lanciare l’allarme sulle “produzioni miste”: “Dobbiamo difendere il nostro prodotto identitario, che è quello del carciofo mazzaferrata, che rappresenta l’unica risorsa per farci conoscere anche fuori, da una politica selvaggia che incentiva l’immissione sul mercato di altre varietà. Se perdiamo la caratterizzazione che ci viene dal carciofo mazzaferrata, la nostra identità può andare a farsi benedire. Come cooperativa abbiamo scelto di concentrarci sul nostro prodotto tipico, ma la nostra scelta non è stata condivisa da tutti. Approfitto di questa occasione per denunciare questo problema che a lungo andare può danneggiare il carattere identitario delle nostre produzioni”. Pasquale ha poi illustrato lo stato dell’arte rispetto al riconoscimento DOP al carciofo di Cupello: “Dopo l’ok della Regione, la pratica è al Ministero dell’Agricoltura, che ha richiesto ulteriori notizie che sono già state fornite. Abbiamo avuto rassicurazioni che sono sufficienti per approvare la pratica, che poi passerà a Bruxelles”.
A seguire, l’intervento del presidente della Pro Loco, Domenico Silvestri, il quale ha sottolineato l’importanza di dare il giusto spazio a una manifestazione che è ormai uscita dal meccanismo della “sagra”, adattandosi alle nuove esigenze. “Oltre al supporto organizzativo – ha assicurato Silvestri – la Pro Loco si farà carico di non chiudere il discorso carciofo con il Festival, ma di ampliare il percorso, riscrivendo la storia, le tradizioni e la cultura del carciofo, anche attraverso percorsi che coinvolgano i più piccoli”.
Infine è stata annunciata la realizzazione di un opuscolo contenente approfondimenti di natura storica, curiosità e ricette tipiche. Per quanto riguarda invece i “numeri” della manifestazione, considerando il segnale positivo giunto dalla passata manifestazione, gli organizzatori contano di poter lavorare circa 20mila carciofi, che saranno preparati da una squadra formata da 8 chef e relativi collaboratori.
Nell’immagine che segue, il programma della manifestazione.