Era in programma per questa mattina lo sfratto esecutivo di una famiglia composta da marito, moglie, due figli e un cucciolo di cane in occupazione abusiva di un appartamento di edilizia popolore di via De Gasperi.
Sul posto sono giunti gli agenti della polizia municipale, con il supporto di carabinieri e polizia, insieme all’assistente sociale del Comune, per eseguire il provvedimento esecutivo, che però – tramite l’intervento degli avvocati Nico Tariddi e Corrado Squadrone, che hanno rilevato un vizio di notifica – è stato rimandato.
Resta però il problema per la famiglia, che presto vedrà riconfermarsi il provvedimento. Ma non è l’unico nucleo familiare che in questi giorni si trova alle prese con provvedimenti di sfratto, che nei prossimi giorni verranno notificati per almeno altri due appartamenti della zona.
Questi episodi ripropongono le criticità relative all’edilizia popolare e al suo utilizzo: “Gli appartamenti ci sono – sostiene l’avvocato Squadrone – ma le graduatorie non scorrono. Occorre che il Comune si attivi per trovare una soluzione per queste famiglie che si trovano in evidente stato di necessità. Tra l’altro in questo caso si tratta di una famiglia sana, con figli ben accuditi e questa situazione rappresenta un vulnus interno per tutto il nucleo familiare che non merita un trattamento del genere, con un dispiegamento di forze dell’ordine che appare francamente eccessivo”.
Intanto all’esterno della palazzina è stato affisso un cartello: “La casa è un diritto di tutti. Invece di aiutarci ci buttano fuori. Abbiamo dei minori, vergognatevi. Siamo italiani”.