Otto divieti di balneazione permanenti e due temporanei. Permangono diversi problemi di inquinamento lungo la costa del Vastese. Lo afferma un atto ufficiale: la delibera con cui la Giunta regionale ha disposto lo stop alla balneazione nelle cosiddette zone rosse del litorale abruzzese. Un provvedimento adottato sulla base delle analisi Arta raccolte e classificate per le necessarie contromisure dal Dipartimento opere pubbliche e del territorio-Servizio opere marittime e politiche ambientali della Regione.
Divieti permanenti – I punti critici sono, come sempre, le foci dei corsi d’acqua. Interdizione permanente a Torino di Sangro, al delta dei fiumi Sangro e Osento. Analoghi provvedimenti a Casalbordino e Vasto nelle zone in cui sfociano Sinello, Osento e torrente Lebba. Scontati i divieti all’altezza del porto di Punta Penna e del porticciolo turistico di San Salvo.
Divieti temporanei – Destano preoccupazione i divieti temporanei disposti all’altezza di Fosso della Paurosa, all’interno della Riserva naturale di Punta Aderci, e in un punto individuato dalla delibera a “1100 metri a nord del molo di Vasto Marina”, ossia il pontile della località balneare. E’ la zona del Monumento alla Bagnante. Ma il divieto temporaneo si estende anche 945 metri a nord di quel punto e 955 a sud.
Marco Marra, assessore comunale all’Ambiente, getta acqua sul fuoco: “Sono dati – afferma – dei quali eravamo già a conoscenza. Sono legati ai rilievi Arta compiuti tra agosto e settembre del 2015 nelle aree del Monumento alla Bagnante e di Fosso della Paurosa, a nord della spiaggia di Mottagrossa. Lo scorso anno ci sorprese un dato negativo all’interno della Riserva di Punta Aderci. La causa era il cattivo funzionamento del sistema di depurazione del carcere di Torre Sinello, mentre a Vasto Marina si era verificata una rottura fognaria. Quindi, sono provvedimenti legati alle analisi eseguite in quel periodo. Prossimamente l’Arta eseguirà altre analisi. Il primo prelievo è previsto attorno al 15 aprile. In quei due punti verranno eseguiti ogni 15 giorni. Non dovrebbero esserci problemi ma, nel caso in cui i parametri dovessero risultare negativi, allora scatterà l’ordinanza del sindaco”.