“L’indizione immediata delle elezioni consortili al fine di riportare il Consorzio di Bonifica sud ai legittimi proprietari ossia gli agricoltori e il ritorno della Guardia di Finanza per verificare la legittimità e copertura economica delle delibere assunte negli ultimi tre mesi dal commissario agronomo Rodolfo Mastrangelo. Sono le due richieste che formulerò attraverso una interrogazione urgente e dettagliata direttamente al presidente D’Alfonso per capire cosa stia veramente succedendo all’interno dell’Ente Vastese”. Così il consigliere regionale Mauro Febbo, che aveva anche rilevato: “Ancora più grave sono invece le notizie pervenutemi, per le quali il Consorzio di Bonifica Sud sembra sia diventato improvvisamente un Ente florido da permettersi ben 21 nuove assunzioni tra operai, consulenti, periti e impiegati con una spesa che supera, fino ad oggi, abbondantemente i 100 mila euro. Una vera e propria vergogna ed uno schiaffo al mondo agricolo che versa in condizioni economiche critiche. A tutto questo si aggiunge la poca trasparenza inerente i lavori per la realizzazione delle 4 centraline idroelettriche sul Sangro e sul Trigno poiché nonostante il finanziamento da parte dell’ex Agensud ad oggi è ancora tutto bloccato. Visto che la loro realizzazione e funzione avrebbero portato all’Ente entrate pari a 2 milioni di euro e quindi avviare un risanamento definitivo del consorzio. A questo punto nei prossimi giorni mi attiverò al fine di capire le logiche di alcune scellerate scelte portate avanti dall’attuale commissario agronomo Mastrangelo visto che non vengono prese in considerazione né i tanti richiami del Collegio Sindacali, né tantomeno l’auspicio dell’attuale assessore regionale Pepe che nella sua ultima visita aveva invitato tutti a’‘un esame di coscienza e a un atteggiamento responsabile di fronte alla grave situazione debitoria del Consorzio”.
A stretto giro di posta la replica del commissario Rodolfo Mastrangelo: “Premesso che sulle eventuali responsabilità – a carico dell’Ente Regione, degli Organi di controllo, delle precedenti Amministrazioni e della Dirigenza consortile – avranno da pronunciarsi la Guardia di Finanza, la Procura della Repubblica e la Corte dei Conti, sulla scorta della documentazione in possesso, non può sicuramente esserLe sfuggita l’atavica disastrosa situazione finanziaria dell’Ente – anche conseguente ad imputazioni di bilancio ‘forzosamente’ effettuate – né la precaria organizzazione ereditata dalle pregresse gestioni ordinarie con Deputazioni regolarmente insediate, situazioni che mi hanno imposto dover da subito adottare le deliberazioni di assunzione ( con contratti a tempo determinato) e di conferimento (temporaneo) di incarichi cui Lei si riferisce, peraltro con erronea indicazione numerica. In data 25.02.2016 delibera n° 39 sono stati assunti 14 operai avventizi in prossimità della stagione irrigua, con un mese di anticipo, a consentire di fare riparazioni agli impianti irrigui in tempo utile, operai che esercitano il diritto di precedenza; nessuna assunzione di personale nuovo, pari pari quelli della gestione Marchetti-Sciartilli. E non potrà certamente essere sfuggito alla Sua notoria attenzione che senza i citati provvedimenti il Consorzio non sarebbe stato assolutamente in grado di assolvere agli impegni istituzionali – irrigui e di guardiania h24/7 della diga di Chiauci, in primis, ed amministrativo-contabili correnti, preventivi e consuntivi, ovviamente con gravi conseguenze a carico dell’Ente – né di delineare le lunghe procedure propedeutiche alle Elezioni consortili, in considerazione che, secondo il Suo punto di vista, l’Ente avrebbe dovuto avvalersi di una dotazione organica di soli n°6 impiegati presso la sede di Vasto e di soli n°2 presso quella di Lanciano, e di un numero gravemente insufficiente di operai fissi, dovendo pure far giornalmente fronte alle problematiche connesse ai lunghi periodi di congedo ( L.104), ai permessi, alle malattie e ed alle ferie. Riguardo, infine, alle ‘centraline’ non posso non rappresentarLe che alcune pianificazioni sono state nel passato operate in totale abbandono della funzione strategica e funzionale dell’Ente, pur risultando agli atti che nell’anno 2014 il Consorzio ha proceduto alla liquidazione di parcelle professionali per la progettazione di una centralina il cui iter autorizzativo era stato dichiarato concluso con Determina regionale, con rigetto delle domande presentate dal Consorzio”.