Ore 15 – Gli imputati, in tutto, sono 81. Sessantadue sono stati giudicati in questo processo, gli altri 19 hanno scelto il rito abbreviato, che si celebrerà a L’Aquila nel mese di giugno.
Ore 14.50 – Primi commenti giunti a Zonalocale.it da alcuni avvocati delle persone assolte. Arnaldo Tascione: “Esprimo soddisfazione a nome del mio assistito, che è stato assolto con formula piena”.
Ore 11,30 – La sentenza: l’ammontare complessivo delle pene è di circa 299 anni. Venticinque persone condannate, 37 assolte (clicca qui per leggere i nomi). Le pene vanno da un minimo di 7 anni e 6 mesi a un massimo di 22 anni.
Il verdetto è giunto dopo 12 giorni di camera di consiglio. Stamani il collegio giudicante, composto da Bruno Giangiacomo (presidente), Fabrizio Pasquale e Stefania Izzi (giudici a latere), è tornato in aula per la lettura del dispositivo.
Accusa e difesa – I sostituti procuratori della Direzione Distrettuale Antimafia di L’Aquila, David Mancini e Antonietta Picardi, hanno chiesto pene dai 2 ai 17 anni di reclusione per gli imputati del maxi processo. Complessivamente, le pene richieste ammontano a 549 anni e 10 mesi.
La difesa è rappresentata da un plotone di avvocati: Marisa Berarducci, Angela Pennetta, Giovanni e Antonino Cerella, Alessandro Orlando, Massimiliano Baccalà, Antonio Ottaviano, Paolo Del Viscio, Elisa Pastorelli, Nicola e Agostino Chieffo, Raffaele Giacomucci, Fiorenzo Cieri, Arnaldo Tascione e Antonella Mancini. Diversi anche gli avvocati provenienti da fuori regione, di cui uno rappresentato in sostituzione dall’avvocato Gianni Menna. Il collegio giudicante, invece, è formato dal presidente Bruno Giangiacomo e dai giudici a latere Fabrizio Pasquale e Stefania Izzi.
Ottantaquattro gli indagati nell’ambito dell’operazione dei Ros di L’Aquila e 31 le misure restrittive nei confronti di altrettanti imputati: 18 custodie cautelari in carcere, 11 ai domiciliari e 2 obblighi di dimora. Pesanti le accuse contestate: associazione finalizzata all’estorsione e allo spaccio di stupefacenti.