Dopo il duro attacco del sindaco Tiziana Magnacca, che durante l’ultimo Consiglio comunale ha accusato le opposizioni di “maschilismo” e scarsa sensibilità (qui l’articolo), arriva la replica di Filomena D’Addario, del gruppo misto, che proprio nell’occasone aveva avuto un duro scontro con lo stesso sindaco: “Tirata in ballo dal sindaco di San Salvo per il mio ruolo di Presidente della Commissione Pari Opportunità del Consiglio Comunale e per alcune mie affermazioni – scrive infatti la consigliera – mi preme precisare, in qualità di consigliere comunale eletto nelle file del centrodestra e critico da diverso tempo con l’attuale giunta, che il ‘vittimismo’ del Sindaco, circa la presunta mancanza di rispetto da parte di un settore del Consiglio comunale, è del tutto pretestuoso e strumentale, con il solo obiettivo di mascherare, creando polveroni fondati sul nulla, e cercare di far passare in secondo piano il fatto politico del giorno: l’uscita dalla maggioranza di centrodestra del consigliere Nicola Argirò” (qui l’articolo).
E proprio relativamente ad Argirò, Filomena D’Addario tiene a ricordare come sia stato “tra i fondatori del centrodestra a San Salvo, candidato Sindaco per il centrodestra, consigliere regionale, assessore provinciale sempre con giunte di centrodestra e, in ultimo, primo degli eletti dell’attuale Consiglio comunale a capo della lista del Popolo della Libertà/Forza Italia che ha riportato il maggior consenso da parte dell’elettorato sansalvese”.
Per la consigliera del gruppo misto, comunque, “nessuna mancanza di rispetto da parte di nessuno, ma la sola volontà del Sindaco di nascondere lo sgretolamento ed i malumori all’interno della sua maggioranza che è iniziato con il consigliere Raspa che ha aderito al gruppo misto, è proseguito con il mio isolamento, per certi aspetti violento e immotivato, senza che il sindaco all’epoca si preoccupasse di questioni di genere per arrivare al plateale abbandono da parte di uno degli elementi più rappresentativi del centro destra sansalvese e del territorio vastese in generale. La presentazione della mozione di sfiducia non è una questione di genere come furbescamente il Sindaco vuole far intendere al fine di captare la benevolenza dei cittadini, essa è una questione prettamente politica così come ampiamente illustrato dal consigliere Argirò ed a cui il Sindaco non ha dato alcuna risposta rifugiandosi in un vittimismo che, come direbbe Di Pietro, non ‘c’azzecca’ nulla con le questioni poste”.