Il Consiglio comunale di Vasto dice “no” alle trivellazioni petrolifere nel mare Adriatico. Si è raggiunta quasi l’unanimità nella seduta di oggi sul sostegno al referendum contro piattaforme: solo Domenico Molino (Pd) si è astenuto al momento del voto, in parziale dissenso col suo gruppo che, invece, ha votato a favore della delibera, approvata sia dalla maggioranza che dall’opposizione.
Con il via libera al documento, il Consiglio comunale decide “di mettere in atto una incisiva azione di intervento e di informazione alla cittadinanza, in tutte le sedi opportune, per conseguire gli obiettivi indicati in premessa, nonché di praticare un convinto sostegno e supporto alla campagna referendaria, auspicandone pieno successo, in collaborazione con il Comitato Referendario Cittadino 17AprileVotaSI costituitosi un paio di settimane fa, su invito dell’assessorato all’Ambiente; di invitare gli elettori alla più ampia partecipazione alla consultazione referendaria del prossimo 17 aprile e ad esprimersi con un Sì all’abrogazione delle nuove norme che consentono lo sfruttamento dei giacimenti di gas e petrolio presenti nel sottofondo marino a meno di 12 miglia marine dalle linee di costa fino al loro completo esaurimento”.
Lavori pubblici, porto, isola ecologica, sport – Approvate a maggioranza le delibere con cui si autorizza l’iscrizione in bilancio delle spese per i lavori riguardanti il potenziamento infrastrutturale del porto, l’ampliamento di via San Rocco, la realizzazione dell’isola ecologica, la costruzione di marciapiedi in via del Porto e nella zona 167, dove verrà rifatto anche il campo da calcio.
Piscina comunale – “Il castello di carta costruito intorno alla piscina comunale è miseramente crollato”. Lo afferma Davide D’Alessandro (Vastoduemilasedici). “È stato il sindaco, rispondendo alla mia interrogazione, a certificare l’irresponsabilità della sua amministrazione. Lapenna, infatti, ha testualmente dichiarato: ‘La Sport Management non ha pagato regolarmente i canoni di affitto per la gestione della piscina e la Giunta ha avviato la procedura per la risoluzione contrattuale’”.
Secondo D’Alessandro, “soltanto adesso, a pochi mesi dalla scadenza del contratto, la Giunta avvia la procedura. Perché? Non è dato sapere. Tocca all’amministrazione che verrà ereditare questo disastro e rilanciare con una nuova gestione l’intera struttura. Mentre a San Salvo viene inaugurata una Cittadella dello Sport che tutti invidiano, a Vasto non vengono pagati i canoni d’affitto e l’amministrazione, invece di agire con decisione e tempismo, dorme per anni. Sono ovviamente vicino a tutti i lavoratori che hanno subito danni ingenti da questa irresponsabilità amministrativa, danni riconosciuti, la settimana scorsa, anche da una ineccepibile sentenza giudiziale”.