‘La capolista se ne va’ e non intende fermarsi. La Vastese Calcio 1902 è vicina alla festa tanto attesa, ma guai a parlare di vittoria in tasca. Un intero girone, da ‘ Morro d’Oro a Morro d’Oro’, senza perdere neanche una gara. Diciassette risultati utili che hanno permesso ai biancorossi di sedere sul primo gradino della classifica e di poter accumulare un vantaggio di sette lunghezze sull’inseguitrice Paterno, a sei giornate dal termine. Se i numeri dicono che ormai è quasi fatta, la concentrazione a Vasto resta alta e nessuno ha intenzione di sedersi sugli allori. Mancano cinquecentoquaranta minuti o poco più alla fine e la Vastese dovrà continuare a dimostrare che di cinismo, grinta, cuore e voglia di vincere non è stufa di nutrirsi. Riguardo invece ai fatti avvenuti la scorsa settimana a Morro d’Oro [LEGGI], alla fine entrambe le società sono state multate (300 euro). Questa domenica all’Aragona arriva al Miglianico – in occasione di questo match, la società ha organizzato l’iniziativa ‘Porta un amico’ che permetterà ai soli studenti che si presenteranno con il volantino (nella foto) di acquistare due biglietti al costo di 6 euro, quindi 3 euro a testa. Di questa gara e altro abbiamo deciso di parlarne con il protagonista assoluto della vittoria in trasferta di domenica scorsa a Morro d’Oro: Mattia De Fabritiis.
Mattia, partiamo dalla doppietta di domenica scorsa che ha regalato i tre punti alla tua squadra. Come ci si sente, da difensore, nei panni di ‘bomber’? “Sicuramente bene. Le dinamiche del calcio moderno mettono il difensore nelle condizioni di fare gol più facilmente rispetto a una volta, per cui non vedo niente di straordinario nell’aver segnato una doppietta. La felicità di aver regalato la vittoria alla mia squadra e di averla condivisa con i tifosi è stata indescrivibile“.
Vincere domenica è stato importante soprattutto visto il passo falso del Paterno che vi ha permesso di allungare a +7. Adesso conterà non abbassare la concentrazione, pensi che ci possa essere questo rischio? “Questo può essere un rischio concreto. Quando ci si sente appagati, prima ancora di aver raggiunto l’obiettivo, è facile incorrere in una mancanza di concentrazione. Credo però che la bravura del nostro allenatore e di tutti quelli che ci stanno intorno riusciranno a farci restare con i piedi per terra per poter affrontare le ultime sei partite come finali“.
Proprio riguardo a mister Colavitto, più di qualcuno quest’anno gli ha fatto presente che il suo gioco non entusiasma. Nonostante questo, la classifica parla chiaro. Qual è stato il contributo più grande che il tuo mister ha dato nella gestione del gruppo? “Secondo me la mancanza di spettacolarità che manca al nostro gioco è la stessa che manca a tutte le squadre destinate a vincere i campionati. Quando si è costretti a vincere tutte le domeniche, si diventa cinici e concreti quindi il bel gioco, quello spettacolare, passa in secondo piano. Un altro elemento determinante sono le pessime condizioni del terreno di gioco dell’Aragona, che per una squadra che deve costruire il gioco diventa difficile, più facile per chi viene a difendersi. Comunque credo che come squadra abbiamo dimostrato di possedere delle idee di gioco importanti, altrimenti non saremmo arrivati dove siamo oggi. Mister Colavitto, oltre ad aver dato delle idee ben chiare alla squadra, ha regalato la cosa più importante che un allenatore possa trasmettere ai propri giocatori: la forza del gruppo con una mentalità vincente“.
Per te, in biancorosso, quest’anno è valso come rivincita rispetto alla passata stagione. Tu hai vissuto entrambe le fasi- dal buio della gestione passata alla speranza di quella odierna. Ti aspettavi questa rinascita? “Io l’anno scorso sono arrivato a gennaio ed ho trovato una situazione al quanto compromessa per poter raggiungere obiettivi importanti. Mi è dispiaciuto non dare alla squadra un contributo importante ma anche io venivo da un lungo periodo di inattività a causa di un grave infortunio- (rottura del legamento crociato)- e, quando a luglio ho ricevuto la chiamata della Vastese, dentro di me è scattata la voglia di rinascita, che fortunatamente è coincisa con la voglia della società e di tutta la città di uscire fuori dal tunnel. Fino ad ora mi sembra ci stiamo riuscendo“.
Tornando allo scorso anno, all’Aragona regnava il silenzio, con i tifosi in protesta nei confronti della passata gestione. Quest’anno, invece, la Curva d’Avalos è tornata a cantare e a supportare la squadra. La differenza l’hai sentita? “L’anno scorso, il clima all’Aragona era surreale perché la domenica venivano sì e no cinquanta persone. La metamorfosi avvenuta quest’anno è incredibile; abbiamo fatto presenze che in alcune partite hanno sfiorato le duemila persone, che neanche in tante partite di Lega Pro si registrano. Questo dimostra che Vasto è una città che merita altri palcoscenici, ogni domenica assistiamo ad una grande manifestazione di affetto della Curva d’Avalos che ci incita per tutti e novanta i minuti”.
Ti chiedo di usare un po’ di fantasia e di immaginazione. Se dovessi pensare a quando arriverà la matematica sicurezza del primo posto, dove vorresti che arrivasse? “Io spero che la certezza matematica arrivi il più presto possibile. Se devo immaginare quando, penso alla trasferta di Sambuceto, anche se mi piacerebbe che arrivasse in una partita giocata in casa, per festeggiare davanti al nostro pubblico. Vorrei festeggiare in mezzo a tutti i nostri tifosi andando in giro per la città“.
Domenica tornate a giocare in casa contro il Miglianico. Cosa c’è da temere di questa squadra? “Da temere c’è la voglia e la cattiveria agonistica di tutte le squadre che vengono a Vasto per fare bella figura. In più, il Miglianico è quasi matematicamente salvo per cui giocherà senza aver nulla da perdere e questo può essere un’arma a suo favore”.
È presto per parlare del futuro, ma pensandoci un attimo, ti vedi ancora in biancorosso? “Io sì, bisogna vedere cosa ne pensa la società”.
Tutte le sfide della ventinovesima giornata
Acqua e Sapone-Sambuceto
Capistrello-Morro d’Oro
Cupello-Val di Sangro
Francavilla-Alba Adriatica
Martinsicuro-Celano
Paterno-San Salvo
Pineto-Montorio
Torrese-RC Angolana
Vastese-Miglianico
La classifica
Vastese 64
Paterno 57
Pineto 49
RC Angolana 49
San Salvo 46
Martinsicuro 44
Miglianico 41
Morro d’Oro 39
Alba Adriatica 36
Capistrello 35
Cupello 32
Francavilla 31
Sambuceto 30
Torrese 27
Acqua e Sapone 26
Montorio 25
Val di Sangro 25
Celano 22