“Sono ben note a tutti le condizioni di sfruttamento esistenti nelle fabbriche della FCA che Marchionne ha imposto alle lavoratrici e ai lavoratori. Così come sono conosciuti i tentativi del capo della Fiat di mettere fuori gioco e dalla fabbrica la Fiom“. Arriva dai rappresentanti vastesi di Sinistra Anticapitalista e Partito Comunista dei Lavoratori il sostegno alle rappresentanze sindacali della Fiom-Cgil, al centro di una recente polemica che li ha visti protagonisti insieme alla direzione aziendale della FCA e ai vertici dello stesso sindacato: “Di fronte alla capacità di iniziativa democratica e dal basso dei delegati e dei lavoratori, i gruppi dirigenti della Cgil e della Fiom non hanno trovato di meglio che cercare di bloccare il percorso di lotta sanzionando i delegati interessati, con il pretesto di questo coordinamento intersindacale, come presunto atto di rottura con la Confederazione. Dapprima il Collegio Statutario della Cgil, senza sentire i lavoratori interessati, ha giudicato incompatibile la loro scelta con l’appartenenza alla Confederazione. Subito dopo il Comitato Centrale della Fiom, su indicazione e responsabilità del segretario Landini, con un atto che non ha precedenti, ha deliberato che questa sentenza non consentirebbe la presenza di queste compagne e compagni negli organismi di direzione della Federazione, e soprattutto che non possono più avere la possibilità di rappresentarla nei loro luoghi di lavoro. Si tratta di fatto di una minaccia di espulsione“.
Per Sinistra Anticapitalista e Partito Comunista dei Lavoratori si tratta di “un atto burocratico grave. È una decisione che non fa certo onore alla Fiom e alla sua storia e che suona come campanello di allarme di un percorso profondamente errato verso una normalizzazione burocratica d’apparato già ben presente nella Fim e nella Uilm. Ad essere colpito è proprio quello che in fondo più di tutti la Fiat teme: la capacità e la possibilità di costruire la lotta nelle fabbriche coinvolgendo i lavoratori dal basso”.
Per questo, “ai lavoratori e ai delegati della Fiom colpiti da un’assurda e ingiusta sanzione va tutto il nostro sostegno e la nostra solidarietà. Ci impegniamo a intraprendere tutte le iniziative necessarie per difendere i loro diritti. Chiediamo alla direzione della Fiom, e al suo segretario Maurizio Landini, di ritornare sui suoi passi e non procedere oltre in una strada profondamente sbagliata.
Chiediamo a tutte e tutti i lavoratori e ai militanti sindacali di partecipare e di sostenere una vasta campagna di solidarietà con i delegati Fiom delle FCA. Chiediamo a tutte le forze politiche e sociali che oggi giustamente denunciano le derive antidemocratiche nel nostro paese, di partecipare anch’esse a questa campagna di solidarietà perché in discussione è la stessa capacità del movimento sindacale e dei lavoratori di ritrovare gli strumenti organizzativi e politici per reggere l’offensiva reazionaria che le forze della classe dominante hanno scatenato contro il movimento delle lavoratrici e dei lavoratori”.