In attesa di scendere in piazza, la protesta di Montalfano scende in campo (nel senso letterario del termine). Ieri, prima della partita valevole per il 7° turno di ritorno di Prima categoria, la squadra gialloverde del Gs Montalfano ha posato davanti agli striscioni preparati dai tifosi contro il progetto della centrale biometano [LEGGI].
Un atto simbolico: la squadra che unisce il fine settimana la piccola comunità si è fatta portavoce dell’altra unità, quella dei cittadini contrari all’insediamento proposto dalla Cupello Biomasse.
Presente nell’impianto sportivo, uno dei referenti del neonato comitato spontaneo “No Biometano”, Nicola Scutti, spiega: “I nostri timori sono molteplici. Innanzitutto, pur trattandosi di scarti di origine vegetale e animale, questi provengono da lontano (provincia di Foggia e Perugia, LEGGI), chi controlla cosa c’è all’interno di quanto trasportato a Montalfano? È vero che non ci sarà combustione nel processo, ma dal progetto emerge che ci sarà una torcia alta circa 10 metri che dovrebbe smaltire la parte ‘non buona’, brucerà tutto?
Ci saranno adeguate attrezzature per il monitoraggio della qualità dell’aria? C’è poi la questione dei cattivi odori: qui già siamo fortemente compromessi con gli insediamenti di Civeta, Laterlite, porcilaia Amadori e Stogit. Le prime abitazioni sono a 350 metri dalla centrale, la piazza di Montalfano a 400; perché non si valuta l’idea di farla vicino al Civeta per chiudere il ciclo dei rifiuti e abbassare le tariffe? Il Comune non ha nessun ritorno economico e non c’è nessun ritorno neanche dal punto di vista lavorativo: vi lavoreranno 7-8 figure altamente specializzate sicuramente non del territorio”.
Per la cronaca sportiva, la squadra di casa è uscita sconfitta contro la Spal Lanciano, ma la speranza è di vincere una partita più importante.