Domenico Molino chiede la testa del segretario provinciale del Pd, Chiara Zappalorto. Clima incandescente negli ultimi giorni della campagna elettorale che precede le primarie del centrosinistra di Vasto dove, domenica 6 marzo, si apriranno le urne al PalaBcc per i cittadini che vorranno scegliere il candidato sindaco tra i due aspiranti alla nomination, entrambi del Partito democratico: la deputata Maria Amato e Francesco Menna, capogruppo del Pd in Consiglio comunale.
Veleni – Dalla scorsa settimana, l’aria si è fatta sempre più pesante nella sede dem di piazza del Popolo. Al termine di una giornata iniziata con un nuovo botta e risposta sull’annosa questione della sala emodinamica mai realizzata all’ospedale San Pio da Pietrelcina di Vasto, il consigliere comunale Domenico Molino pubblica su Facebook una dichiarazione di guerra: “Zappalorto, segretario provinciale Pd, non è più super partes. Chiara Zappalorto, notoriamente persona di grandi consensi nel Vastese, anziché schierarsi sfacciatamente a favore di Francesco Menna, farebbe bene a pensare a come gestisce la segreteria provinciale, trascinando quello che dovrebbe essere un ruolo super partes in una contesa di fazione, portando sempre più il partito verso l’insussistenza”.
Il casus belli – A scatenare la reazione di Molino è stato un commento, anch’esso pubblicato su Facebook, della Zappalorto a un comunicato stampa di un gruppo di dipendenti dell’Istituto San Francesco di Vasto Marina: secondo la segretaria provinciale, sono “parole bellissime di lavoratori, che in momenti complicati, hanno avuto accanto un amministratore bravo, concreto e soprattutto di grande umanità. Bravo Francesco, sono orgogliosa di averti nella squadra in segreteria provinciale”.
Molino risponde a muso duro, affermando che “a Zappalorto, segretario provinciale del Partito democratico, resta un’impronta inconfondibile che di democratico non ha proprio nulla. Chiara Zappalorto, si caratterizza, in questa competizione democratica per le primarie del centrosinistra, nell’oscurare il ruolo super partes che dovrebbe avere da segretaria provinciale del Pd, in maniera totalmente differente dal ruolo di grande rispetto che hanno dimostrato di avere verso il Pd, la democrazia e gli elettori vastesi, Marco Rapino, segretario regionale, e Antonio Del Casale, segretario cittadino del Pd.
Evidentemente, per questo – è la frecciata velenosa di Molino – chiedo le sue dimissioni, perché della correttezza politica e dell’etica ha fatto strame, facendo perdere, anche in questa occasione. credibilità al nostro partito.
Dico basta in nome di tanti militanti che credono ancora nel nostro partito e non meritano di essere coinvolti in posizioni di faziosità”.