Nella corsa alla nomination a candidato sindaco del centrosinistra di Vasto, Maria Amato incassa il sostegno di Gabriele Marchese, ex sindaco di San Salvo, e rilancia sull’annosa questione della sala emodinamica, promessa da tanti, ma mai realizzata all’ospedale San Pio da Pietrelcina di Vasto.
L’endorsement di Marchese – “I cittadini vastesi hanno una grande opportunità scegliere per il centrosinistra un candidato sindaco all’altezza del compito, in grado di governare Vasto e proiettarla verso nuove sfide future. Un sindaco che ha competenza, autorevolezza e autonomia di giudizio. Maria Amato ha dimostrato in più occasioni di avere queste qualità”. Lo afferma Gabriele Marchese in un comunicato stampa in cui annuncia il suo sostegno alla candidatura della deputata dem.
“Lo ha dimostrato innanzitutto mettendosi in gioco, quando poteva comodamente stare seduta su un’ottima poltrona in Parlamento. Lo ha fatto per Vasto, perchè crede in un nuovo modo di fare politica e di amministrare la cosa pubblica.Lo ha fatto perchè vuole rappresentare la speranza dei tanti che credono che la politica sia servizio a difesa del bene comune, di tutti i cittadini.
Maria Amato nel corso della sua esperienza professionale e politica ha dimostrato di avere le giuste qualità, la competenza e la necessaria passione per fare il sindaco di Vasto. Ha dimostrato di saper lavorare e relazionarsi con gli altri sindaci e con l’intero territorio del Vastese. Ha dimostrato di essere protagonista e speranza di chi crede che la politica possa cambiare ed essere al servizio dei cittadini e non di pochi eletti. Sostengo Maria – conclude Marchese – per la sua onestà intellettuale e per le caratteristiche non comuni ai tanti che oggi si cimentano con l’amministrazione delal cosa pubblica”.
Sala emodinamica – Prosegue il botta e risposta tra la parlamentare del Pd e il suo avversario, Francesco Menna, sulla sala emodinamica: “Magari se si batte prima, da segretario dell’assessore alla Pianificazione sanitaria, è meglio”, polemizza la Amato riferendosi alle dichiarazioni di Menna. “Non basta impegnarsi in campagna elettorale, ma bisogna fare, a maggior ragione quando si dice di avere un rapporto privilegiato con la Regione Abruzzo e l’Assessorato alla Sanità regionale. Io c’ero quando l’emodinamica a Vasto si doveva fare per legge, era il2007. C’ero anche quando l’ex Presidente della Giunta regionale Gianni Chiodi venne a inaugurare il progetto di emodinamica, inaugurò un foglio. Non c’ero, invece, a tutte le visite che Silvio Paolucci, attuale assessore alla Sanità della Regione Abruzzo, e il suo Segretario Francesco Menna, hanno fatto al San Pio, per vedere spazi, parlare ai primari, prendere impegni. Alle interrogazioni che ho presentato sull’emodinamica la struttura dell’assessore ha risposto al ministro: ‘Stiamo facendo la rete del cuore’. La stanno facendo così bene che non è sulla pianificazione. Senza tante chiacchiere, il Piemonte ad attivare la emodinamica di Ossola ci ha messo poco, l’ha legata dal punto di vista organizzativo a Novara: si individuano gli spazi al San Pio; si fa la gara per l’apparecchiatura magari mettendoci meno che per la Tac 64 strati che è stata annunciata per la radiologia; si scrive l’organizzazione dipendente dalla Unità operativa di Chieti così ci serve a qualcosa essere nella Asl provinciale; se ci sono obiezioni dal Ministero, si spiega che se non si fa la gente muore, si dice con chiarezza prima dei freddi numeri; si fa una sola equipe con due sezioni”.