Il sonno degli enti genera abissi. L’abisso è quello in cui è piombata la Sp 192, diventata dopo oltre due anni un luogo lugubre e sinistro. La strada provinciale che collega Guilmi, Carpineto Sinello e Roccaspinalveti è stata interrotta il 2 dicembre 2013 dalla caduta notturna di enormi massi che hanno invaso la carreggiata. L’ondata di maltempo di quell’inizio di dicembre fu una delle prime avvisaglie della regolarità con la quale l’emergenza da lì in avanti si sarebbe ripresentata su tutto il territorio alla prima precipitazione. La rimozione dei massi iniziata qualche giorno dopo non è mai stata portata a termine. Gli “addetti ai lavori” fin troppo ottimisticamente parlavano di meno di una settimana per liberare la strada e mettere in sicurezza il costone da nuovi crolli.
È successo il contrario: da quel momento la Sp 192 è diventata uno dei primi casi nel Vastese di strada principale abbandonata a se stessa in procinto di essere cancellata dalle mappe. Due anni e due mesi dopo, infatti, le rocce sono ancora lì e ad aggravare la situazione c’è l’assenza totale di manutenzione – ormai ritenuta ancora meno importante – che sta portando a un rapido degrado di tutta l’arteria facendo lievitare i costi di una futura riapertura.
La strada provinciale ora è costellata da frane e smottamenti, la vegetazione ha iniziato a impadronirsi delle carreggiate, alberi caduti a causa del peso della neve giacciono sospesi sulle corsie, piccoli alberelli crescono tra le crepe dell’asfalto, il cemento di cordoli e muretti di contenimento si sta sgretolando come sabbia, il raccordo tra strada e ponte sul torrente che scorre nella vallata sta crollando.
La principale conseguenza dello stallo è l’aumento dei tempi di percorrenza. Da Carpineto Sinello a Guilmi occorrevano solo 10 minuti, ora bisogna usare la Sp 150 minacciata da un altro imponente movimento franoso. Sulla strada del crollo si incrociano al massimo persone a piedi desiderose di vedere con i propri occhi l’abbandono pluriennale. Una di queste, un giovane di Carpineto spiega: “Questa strada la usavamo non solo per andare a Guilmi, ma era molto comoda per noi per raggiungere San Buono e Roccaspinalveti; ora bisogna fare un giro molto più lungo, sulla Sp 150 o raggiungendo la Valsinello e risalendo a Gissi. Scrivete un articolo!”.
Ma qual è la situazione attuale? La risposta chiara e sconfortante la dà il sindaco di Guilmi, Carlo Racciatti: “Sono semplicemente finiti i soldi. Erano stati stanziati 120mila euro: sono stati rimossi i massi più grandi e la parete è nuovamente crollata e ora è tutto fermo”.
Sp 192, quindi, emblema di una Provincia con casse vuote e piene responsabilità; impensabile in altri tempi che un dissesto di simile portata potesse restare nelle stesse condizioni per oltre due anni.
La stessa sorte sembrava dovesse toccare alla Sp 162 Fraine – Castiglione Messer Marino che da circa un anno (il crollo è avvenuto il 19 marzo 2015 dopo il maltempo dell’inizio dello stesso mese) è chiusa per l’enorme frana che ha cancellato la strada. Durante il sopralluogo del 24 marzo, i tecnici del Genio civile si fecero sfuggire un parere funesto: “la spesa non vale l’impresa per riaprirla”. Da allora, però, le cose sono cambiate: al tratto franato sono stati destinati 2 milioni di euro per la realizzazione di una variante. In primavera dovrebbero essere affidati i lavori.
Per ora – e per fortuna – il requiem si canta solo per la Sp 192 Carpineto Sinello – Roccaspinalveti.