Non ha risposto alle domande del giudice per le indagini preliminari il trentenne arrestato dai carabinieri perché ritenuto l’organizzatore di una rete di spacciatori minorenni. Assistito dall’avvocato Raffaele Giacomucci, il giovane è comparso dinanzi al gip del Tribunale di Vasto, Anna Rosa Capuozzo. Si è avvalso della facoltà di non rispondere.
La notizia del 22 febbraio – Secondo gli investigatori, aveva creato, insieme ad un complice, una rete di spaccio tra giovani cui cedeva piccole partite di sostanze stupefacenti. Le indagini dei carabinieri della stazione di Vasto hanno permesso di risalire al responsabile di tale giro di affari ed arrestare Ferdinando De Rosa, 30 anni, con le accuse di spaccio di droga ed estorsione in concorso.
L’impulso alle indagini è derivato dai serrati controlli dei carabinieri nei pressi degli istituti scolastici di Vasto “al fine di prevenire e reprimere reati circa il traffico degli stupefacenti fra studenti minorenni. Le investigazioni – spiega una nota del comando provinciale – hanno fatto emergere un determinato giro di affari illeciti posto in essere proprio dal De Rosa il quale, in poco tempo, si era circondato da una compagine di ragazzi minorenni ai quali cedeva piccole partite di sostanza stupefacente perlopiù del tipo hashish. Purtroppo, i giovani consumatori non riuscivano sempre a saldare le partite di droga ricevute a volte anche a credito; così, dietro concrete minacce da parte del De Rosa questi si vedevano costretti a rubare. Sovente i furti venivano consumati nelle proprie abitazioni dove prelevavano gioielli o altri monili in oro di proprietà dei loro genitori e successivamente rivenduti ai compro oro della città”.
Gli elementi raccolti dai carabinieri sono stati comunicati al pm titolare delle indagini, Giampiero Di Florio, il quale, considerandoli validi, ha fatto richiesta al Gip della misura cautelare per De Rosa, che da questa mattina si trova nel carcere di Vasto, a disposizione dell’autorità giudiziaria.