Corrado Sabatini non ha commesso il reato di abuso edilizio. Lo ha deciso il Tribunale di Vasto, che ha assolto dall’accusa di abuso edilizio il consigliere comunale del Psi, progettista della palazzina di via Santa Lucia, sequestrata due volte tra il 2012 e il 2015.
Il primo sequestro del fabbricato da 7 appartamenti era stato annullato nel 2013 dal Tar di Pescara, ma un successivo stop era stato imposto il 23 febbraio 2015 con un provvedimento emanato dal dirigente del settore Urbanistica, Pasquale D’Ermilio, a seguito dei controlli eseguiti 11 giorni prima dalla polizia municipale, che aveva riscontrato nei garage “sono stati realizzati una pavimentazione di tipo civile, impianto idrico e sanitario, impianto elettrico” e nel sottotetto “due nuove unità abitative”.
“Le questioni amministrative – afferma Sabatini – erano già state risolte, attraverso una variante in sanatoria per i garage. Rimaneva, però, l’accusa di abuso edilizio”, dalla quale l’ingegnere, difeso dagli avvocati Salvatore De Simone e Giuseppe Gileno, è stato assolto con formula piena.
“Sapevo – afferma Sabatini – che non c’erano illegalità. Ho perso dei soldi e anche due anni di tempo, ma quello che più mi rammarica è che sia stata data ai cittadini l’immagine del consigliere comunale che, in virtù della sua carica, ottiene favori dalla pubblica amministrazione”.