Non si arrestano gli attriti tra le due componenti del Movimento 5 Stelle di Vasto in vista delle prossime amministrative. Al centro della discussione ci sono ancora le modalità di voto che hanno portato alla candidatura a primo cittadino di Ludovica Cieri.
Histonium 5 Stella Vasto scrive:
“La difesa della democrazia non è una “sterile polemica”! È il principio cardine del M5S. Votare gli aventi diritto è più che possibile: come si fa ovunque è sufficiente che gli iscritti certificati al blog si rechino a votare, nella sede opportuna, con un valido documento d’identità comprovante la residenza nel comune di Vasto.
Perché quindi negare questo diritto a chi avrebbe potuto e voluto esercitarlo? Dire che si “volevano evitare infiltrazioni” è chiaramente una farsa! “A noi interessano la coerenza e il rispetto per chi ci vota, a loro le poltrone e i soldi” così dichiarava il Sen. Castaldi riferendosi al PD.
Pare vero il contrario!
Si preferiscono banchetti “apparecchiati” alla partecipazione attiva nei comitati cittadini, tavoli di lavoro a programmi politici definiti. Il tutto condito dall’appropriazione indebita del marchio col quale il gruppo “Amici del movimento 5 Stelle a Vasto”, il solo che ha espresso il voto, si autoreferenzia “Movimento 5 Stelle Vasto”: falso anche questo. Infatti, al pari di Histonium 5 Stelle Vasto, è solo una delle due componenti.
Ludovica Cieri non è la candidata a sindaco del Movimento 5 Stelle Vasto bensì la candidata di una trentina di simpatizzanti/attivisti!
Quindi il risultato della votazione a candidato sindaco di quella sola componente non È attribuibile al M5S Vasto! Non si capisce perché i nostri rappresentanti presso le istituzioni (Castaldi, Smargiassi, Aiuto), pur conoscendo bene le regole di questi meccanismi, siano corsi, appena dopo lo spoglio dei voti, a legittimare il risultato come fosse espressione di tutto il M5S Vasto.
Dichiarano il falso e mentono sapendo di mentire. Non solo non hanno difeso la democrazia, ma addirittura le hanno dato il colpo di grazia!
“L’onestà andrà di moda” è uno slogan del M5S. E la democrazia?”