Cupello, San Salvo, Lentella e Monteodorisio. Sono i Comuni che si schierano contro il progetto che prevede una centrale per la produzione di biometano a Montalfano. Presentato nella primavera dello scorso anno dalla società Hoffenberg srl con sede legale a Perugia, si tratta di un impianto a metano prodotto partendo dalla digestione anaerobica di sostanze organiche: effluenti zootecnici inclusi quelli bufalini; paglia, pula, stocchi; residui di campo delle aziende agricole; sottoprodotti derivati dall’espianto; sottoprodotti della trasformazione del pomodoro, degli ortaggi e della frutta; sottoprodotti della trasformazione delle olive (sanse, sanse di oliva disoleata, acque di vegetazione); sottoprodotti della trasformazione dell’uva (vinacce ecc.); sottoprodotti della trasformazione delle barbabietole da zucchero; sottoprodotti della trasformazione industriale dei cereali, dei frutti oleaginosi del caffè ecc.
Il terreno individuato dalla ditta si trova sulla fondovalle Treste in prossimità dell’incrocio con la Provinciale Trignina, non molto lontano da uno degli impianti della Stogit. Nei giorni scorsi a Cupello i rappresentanti istituzionali dei quattro Comuni e di alcune associazioni di categoria si sono incontrati per gettare le basi per un documento unico contenente le osservazioni su diversi aspetti della faccenda. Uno dei punti che suscita maggiori perplessità è l’approvvigionamento della necessaria quantità di sostanze organiche; altro nodo è quello dei cattivi odori.
Su questo punto, nell’aprile 2015 i responsabili dell’azienda hanno incontrato i cittadini di Montalfano sottolineando che non ci sarà dispersione trattandosi di un ciclo chiuso, così come non è prevista combustione [LEGGI].
I dubbi degli amministratori evidentemente restano. I quattro Comuni voteranno a breve, all’interno dei propri consigli comunali o giunte, il documento che attesterà la propria presa di posizione. Il primo dovrebbe essere San Salvo (insieme alla frazione di Montalfano e Lentella è il centro abitato più vicino) che ha posto il punto all’ordine del giorno nell’assise civica del prossimo 15 febbraio (però a rischio rinvio, LEGGI).
Intanto, mercoledì 17 è prevista a L’Aquila la conferenza dei servizi durante la quale sarà possibile presentare le osservazioni; il progetto, considerate le modeste dimensioni, infatti, non dovrà passare all’esame del comitato Via.