“La società Petroceltic – scrive l’Ansa – ha presentato al Mise istanza di rinuncia in merito al permesso di ricerca nel Mare Adriatico meridionale, a largo delle isole Tremiti. Lo annuncia la stessa società, che sottolinea come “essendo trascorsi 9 anni dalla presentazione dell’istanza, periodo durante il quale si è registrato un significativo cambiamento delle condizioni del mercato mondiale, Petroceltic Italia ha visto venir meno l’interesse minerario al predetto permesso”. In aggiunta – dice nella nota la società petrolifera – saranno ottimizzati i programmi e le tempistiche dei lavori previsti per gli altri titoli minerari, nei confronti dei quali Petroceltic Italia mantiene inalterato il proprio interesse minerario e il proprio impegno ad operare nel pieno rispetto delle norme comunitarie e dello Stato italiano vigenti e dei più elevati standard del settore, nella massima trasparenza e in collaborazione con le comunità locali”.
Dopo la vittoria su Ombrina [LEGGI], definitivamente archiviata, ora si registra un altro scampato pericolo per il Mar Adriatico. I permessi di ricerca al largo delle Tremiti avevano sollevato l’indignazione di movimenti e cittadini dalla Puglia all’Abruzzo. Nel Vastese era nato sul tema il comitato No Triv San Salvo che in poche settimane ha raccolto oltre 1.500 firme di contrarietà da presentare alle istituzioni.
LA SODDISFAZIONE DEL COMITATO – “Abbiamo appreso – si legge in una nota del comitato – con grandissima gioia della rinuncia da parte della Petroceltic a ricercare petrolio alle Tremiti. È una bellissima vittoria per tutti quei cittadini che si sono messi in gioco, che hanno voluto contribuire con i banchetti e con le firme, per urlare la propria contrarietà a questo assurdo progetto che metteva in pericolo il nostro Mare e il nostro ambiente. Il comitato No Triv di San Salvo, nato grazie al contributo trasversale di tutte le forze politiche e soprattutto dei cittadini, non può che essere orgoglioso per avere, nel suo piccolo, dato voce a chi ha voluto ribadire con forza la propria contrarietà alla petrolizzazione dell’Adriatico. Abbiamo registrato una partecipazione grandissima, oltre 1.500 firme raccolte, e siamo certi che questa iniziativa sia servita ad accendere una maggiore sensibilità nei confronti del nostro ambiente che va tutelato con ogni mezzo. Un ringraziamento a tutti quelli che hanno partecipato, a vario titolo, ad una bellissima iniziativa democratica”.