La "Maledizione" dei Nectarines:
nuovo album della band abruzzese
Dieci tracce da scoprire tra testi graffianti e musiche accattivanti
Ne avevamo già parlato poco più di un mese fa in una serata passata nel loro studio di registrazione [GUARDA]. Ora è ufficialmente uscito Maledizione, secondo album dei Nectarines, edito da La Clinica Dischi in collaborazione con Satellite Records. Una delle novità, rispetto al disco d'esordio della band abruzzese, sono i testi in italiano. Parole graffianti, accompagnate da ritmi coinvolgenti, per un "tortuoso percorso attraverso la condanna dell’uomo a vivere una vita di sintesi e abnegazione del suo essere, pena alla quale sembra essersi volontariamente sottoposto perché troppo occupato a coltivare la sua totale passività".
"In una società in decadenza l'arte, se veritiera, deve riflettere la decadenza”. E a meno che non voglia tradire la propria funzione sociale l’arte deve mostrare un mondo in grado di cambiare. E aiutare a cambiarlo".
Le dieci tracce di Maledizione riescono a "guidarci attraverso l’analisi del declino che vede protagonisti in senso stretto molti aspetti delle nostre vite e di farci riflettere sulla solitudine di cui l’uomo può circondarsi, sulla facilità con cui i nostri castelli di sabbia possano sgretolarsi, travolti dalle maree del fato e, di conseguenza, su quanto sia importante una vera interazione con il mondo attorno a noi".
Tra i versi dei testi dei Nectarines c'è lo sguardo "ai più comuni aspetti della vita di un tipico borgo italiano, ove le interrelazioni assumono modalità pirandelliane e le identità camuffano la loro vera natura dietro maschere d’ipocrisia ed ego smisurato. L’aspetto folkloristico non manca certo di presentarsi all’ascoltatore, che può a tutti gli effetti percorrere un viaggio attraverso la quotidiana battaglia di persone comuni capaci, nel loro piccolo, di grandi gesti, grandi vittorie, ma allo stesso tempo inclini a cadere nel vorticoso tunnel dell’ambiguità morale".
Anticipato dal singolo e dal video di Maledizione, quello di "Libertè, egalitè, ma nun me rompe..." [GUARDA], il disco sarà disponibile sia nel formato digitale (iTunes, Google Play, Spotify), che in quello fisico, impreziosito dalle realizzazioni grafiche di Lorena Marinucci, acquistabile durante i prossimi live della band o contattando direttamente i Nectarines sulla loro pagina facebook [CLICCA QUI].
I Nectarines: Fabio Tumini (voce, chitarre), Angelo Malak Ciavatta (voce, basso), Davide Marcone (batteria), Marcello Raspa (chitarra)
di Giuseppe Ritucci (g.ritucci@zonalocale.it)
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