Dopo un primo botta e risposta tra Massimo Desiati e Giuseppe Forte sulla sentenza del Tar Abruzzo che ha accolto il ricorso proposto dalla Vodafone contro il diniego del Comune di Vasto alla realizzazione di una stazione radio base sulla collina di Montevecchio (qui l’articolo), arriva la precisazione dell’assessore all’Urbanistica Luigi Masciulli: “Senza entrare nel merito della sentenza (non è certamente questa la sede), ricordo che trattasi di decisione di primo grado e, dunque, appellabile”.
Per Masciulli, però, il dato rilevante è un altro: “Il Comune di Vasto potrebbe rinunciare all’impugnazione per carenza di interesse in quanto ieri l’Ufficio Urbanistica ha inoltrato la richiesta di avvio del procedimento per l’annullamento in autotutela del silenzio-assenso (nella stessa sentenza del TAR si legge: ‘Una volta formatosi il silenzio-assenso è evidente che ogni intervento sulla materia controversa può essere effettuato attraverso l’esercizio del potere discrezionale di autotutela’. Non capisco, pertanto, come possa il movimento politico Progetto per Vasto di Massimo Desiati affermare con perentorietà che ‘si staglierà, sui profili di Montevecchio, una nuova antenna telefonica, con buona pace degli operatori turistici e dei residenti'”.
“Questa amministrazione (e solo questa amministrazione!) – sottolinea l’assessore Masciulli – è ben consapevole che Montevecchio sia una zona di assoluto pregio, tra le più belle della città, assolutamente da tutelare. Ed infatti, a fronte degli scempi compiuti dal centrodestra, l’attuale governo cittadino, con provvedimento Prot. 18176 del 13.04.2011, ha sospeso il rilascio di qualsiasi autorizzazione alla realizzazione di strutture ed infrastrutture, in considerazione dei fenomeni di dissesto idrogeologico attivi sul versante orientale della collina. Inoltre, con deliberazione di Consiglio comunale n. 82 del 26.09.2014, è stato approvato lo Studio di Microzonazione Sismica (che, tra l’altro, individua le zone instabili del territorio – attive, quiescenti e potenzialmente liquefacibili -), previsto dalle legge regionale 28/2011. Vasto è stato tra i primi Comuni, al di fuori del cratere aquilano, ad approvarlo. Tale strumento ci ha permesso di stroncare, senza il minimo indugio, obbrobriose proposte di intervento edilizio che avrebbero ulteriormente violentato la collina di Montevecchio”.